lunedì 24 settembre 2007

Ragaaaaaazzi

Allora?!che fine avete fatto?tutti hanno abbandonato il nostro povero blog?!?
Spero che stiate tutti bene, fatevi sentire!
ciao

venerdì 22 giugno 2007

Ciao cari,
mi raccomando,non dimenticatevi del blog,usiamolo per comunicare tra noi,ora che saremo lontani...
Un bacio a tutti
elisa

martedì 12 giugno 2007

Siamo i miglioriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti a tutti per l'eccelente,superbo,startosferico lavoro...vi adoro!
elisa

lunedì 11 giugno 2007

Evento


Bloggerinerba invita tutti all'Orto Botanico il 25 settembre!

Le colline sono in fiore - Wilma Gorich




<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/Les%20Surfes%20-%20Le%20colline%20sono%20in%20fiore.mid" loop="infinite"><br />

"Un giorno è lungo ed un anno
è lungo da morire.
Ripenso a quello che mi hai scritto
e ho tanto freddo dentro il cuore.
«Va tutto bene,
ti penso sempre
e spero di tornare.
Un giorno o l'altro
questa fortuna
dovrà decidersi e arrivare».

Amore,
ritorna,
le colline sono in fiore
ed io,
amore,
sto morendo di dolore.
Amore,
ritorna,
non importa, non fa niente
se tu
non sei
diventato più importante...
Perché sei
importante per me."

Il duetto dei Fiori dall'opera "Lakmè" di Delibes

"Viens, Mallika, les lianes en fleurs
Jettent déjà leur ombre
Sur le ruisseau sacré qui coule,calme et sombre,
Eveillé par le chant des oiseaux tapageurs."

Il Valzer dei Fiori

Qui sotto il video della coreografia del celebre "Valzer dei Fiori" di Tschaikowskij,
parte del balletto "Lo Schiaccianoci".

Fede tra le fresche frasche dell'orto botanico

Papaveri e papere - Nilla Pizzi




<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/Nilla%20Pizzi%20-%20Papaveri%20e%20papere.mid" loop="infinite"><br />
"Su un campo di grano che dirvi non so,
un dì Paperina col babbo passò
e vide degli alti papaveri al sole brillar...
e lì s'incanto'.
La papera al papero chiese
"Papà, pappare i papaveri, come si fa?"
"Non puoi tu pappare i papaveri" disse Papà.
E aggiunse poi, beccando l'insalata:
"Che cosa ci vuoi far, così e' la vita..."

"Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far..."

Vicino a un ruscello che dirvi non so,
un giorno un papavero in acqua guardò,
e vide una piccola papera bionda giocar...
e lì s'incantò.
Papavero disse alla mamma:
"Mamma', pigliare una papera, come si fa?"
"Non puoi tu pigliare una papera", disse Mamma'.
"Se tu da lei ti lasci impaperare,
il mondo intero non potrà più dire..."

E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò
Papavero attese la Papera al chiaro lunar...
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò:
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n'e' andato,
lasciando Paperina impaperata..."

La collina dei ciliegi - Lucio Battisti




<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/Battisti_-_La_collina_dei_ciliegi.mid" loop="infinite"><br />
"Se segui la mia mente se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie
ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti
le anime non hanno sesso né sono mie
Non non temere tu non sarai preda dei venti
ma perché non mi dai la tua mano perché
potremmo correre sulla collina
e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è
E dando un calcio ad un sasso
residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù
e noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più un volto né più un'età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto e più in là
ora figli dell'immensità."

Labyrinth - Elisa



<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/Elisa%20-%20Labyrinth.mid" loop="infinite"><br />
"Just like a spy through smoke and lights
I escaped through the back door of the world
and I saw things getting smaller
fear as well as temptation.

Now everything is reflection as I make my way through this labyrinth
and my sense of direction
is lost like the sound of my steps
is lost like the sound of my steps.

Scent of dried flowers and I'm walking through the fog
walking through the fog"

Azzurro - Adriano Celentano




<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/Adriano%20Celentano%20-%20Azzurro1.mid" loop="infinite"><br />
"Cerco un po' d'Africa in giardino,
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è..."

I giardini di marzo - Lucio Battisti



"I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori"
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri."

La canzone dell'amore perduto - Fabrizio De Andrè



<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/De_Andre/'__La_canzone_dell/'amore_perduto.mid" loop="infinite"><br />

"Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",

vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi

l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.

E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai "


LE PIANTE OFFICINALI

Con il nome “officinale” si intendono tutte le piante spontanee e coltivate contenenti al loro interno principi attivi utili per la cura o la prevenzione delle malattie dell’uomo, degli animali e delle piante.Officinale deriva da officina, laboratorio ovvero luogo di trasformazione all’interno del quale le erbe vengono essiccate o lavorate fresche per preparare tisane, creme, tinture, sciroppi, ecc.. Infatti, fin dall’antichità le erbe erano utilizzate per estrarre con tecniche diverse i principi attivi utili per la medicina.Nell’ambito delle specie officinali possiamo fare distinzioni in funzione del loro utilizzo: piante come la salvia, il timo, la menta hanno un interesse culinario, sono infatti utilizzate in cucina per l’aromatizzazione di minestre, dolci, zuppe, arrosti;alcune piante hanno invece proprietà coloranti quali la camomilla, il cartamo, lo zafferano, la calendula, l’achillea; altre ancora sono considerate tossiche o velenose come ad esempio la cicuta, il mughetto, il gisquiamo, la brionia, l’oleandro.Interessante è anche l’utilizzo di molte specie officinali spontanee che, con i loro fiori, attirano le api permettendo di migliorare e aumentare la qualità dei mieli;queste specie sono chiamate mellifere e sono ad esempio il tiglio, il biancospino, la salvia, la lavanda, il coriandolo, il tarassaco.Inoltre quasi mai si pensa all’impiego delle erbe officinali a fini decorativi ed ornamentali anche se, molto spesso, sono presenti in giardini perché naturalizzate o perché i semi sono stati portati dagli uccelli o dal vento.Macchie colorate di rosso, di giallo o di bianco sono date dai fiori delle digitali, del Centranthus ruber, del timo, del piretro, del topinambur, della grindelia, della camomilla;di colore azzurro o blu violetto date dai fiori di malva, di fiordaliso, di echinops, di eringium, delle nigelle, o il bel colore porpora dell’echinacea purpurea.Si ricorda poi che molte officinali possono servire anche in agricoltura biologica nella prevenzione e nella lotta contro i patogeni e i parassiti delle piante coltivate, basta pensare ad esempio alle piretrine contenute nella pianta di piretro e tossiche per mosche, afidi, zanzare, ma non per l’uomo.L’essenza di menta, di lavanda, di timo possono essere impiegate per ridurre la presenza di alcuni patogeni sulle piante; l’estratto di ortica, abbondante negli incolti e nelle vicinanze di terreni ricchi di sostanza organica, è un buon repellente per gli afidi e un concime per le piante.Infine, importante è l’utilizzo di molte piante nella cosmesi mediante l’impiego degli oli essenziali, delle gemme, delle mucillaggini, ecc.; rientrano in questo gruppo piante come la calendula, la camomilla, la lavanda, la salvia, il pino, la malva, l’altea e tante altre.Il ricorso alle officinali in Italia in questi ultimi anni sta sempre più aumentando grazie anche ai positivi risultati di studi e ricerche condotte da aziende farmaceutiche, erboristiche, cosmetiche e alla sempre maggiore richiesta del consumatore di prodotti naturali.L’uso delle erbe e dei suoi derivati da parte dalla maggior parte delle persone è visto come una alternativa alle medicine di sintesi con la garanzia e la sicurezza di non incorrere in tutte le controindicazioni che si ritrovano in molti farmaci di derivazione sintetica.Per tanti le erbe possono essere utilizzate senza incorrere in nessun rischio di intossicazione.Tutto questo, però, non è sempre vero. Si debbono considerare le “erbe” come piante medicinali e perciò farmaci a tutti gli effetti. Sarebbe bene quindi cancellare il concetto di pianta medicinale uguale a naturale e, pertanto,priva di effetti collaterali.Certamente la natura mette a disposizione dell’uomo una grande ricchezza di prodotti dalle straordinarie proprietà terapeutiche alcune delle quali ancora insostituibili e tante ancora da scoprire. All’interno del mondo vegetale vi sono però piante tossiche e velenose. In molte zone a causa dell’inquinamento ambientale le piante assorbono sostanze nocive dall’aria incamerandole nei propri tessuti e se i vegetali non vengono controllati precedentemente l’impiego, possono diventare causa di intossicazioni.

Che ne dite di trasformarvi in un VIRTUAL GARDENER??!

ciao a tutti!!!

Dopo avere visto tutte queste bellezze della natura, avere letto versi poetici antichi e armoniosi, avere ascoltato della musica piacevole e rilassante......non vi viene voglia di andare subito in giardino a cominciare a zappare e coltivare i fiori e le piante che più vi hanno attratto per i loro colori, la loro maestosità e ... perchè no, la loro "fantasia"??!

e allora, soprattutto per chi vive in città, dove è ben difficile avere un bel pezzetto di erba verde da curare, ma anche per chi vuole giocare un po', provate a diventare un "Virtual Gardener", e ..... divertitevi!!!! Potrete creare ogni volta che entrate un giardino diverso e sempre più pazzo!!

Non mi resta che augurarvi buon divertimento!!!

Elenco piante officinali


IPERICO : sedativo della tosse, espettorante... anche per le forme asmatiche. Tonico e potente antidepressivo. Per uso esterno è utile fare massaggi per l'artrite, i reumatismi, la sciatalgia, infiammazioni cutanee, dermatiti, piaghe, couperose, irritazioni, ecc.
IPPOCASTANO: fragilità capillare, varici, emorroidi, gambe pesanti, couperose.
ISPAGHUL: stitichezza, spezza-fame
KARKADE' : aumenta le difese del sistema immunitario grazie al suo ricco contenuto di vitamina C e flavonoidi, regolarizza l'intestino e ostacola il progredire dell'osteoporosi e delle malattie reumatiche in genere. Favorisce l'espulsione delle tossine tramite reni e sudorazione.
LAMIO BIANCO: gotta, acido urico in eccesso, metrorragie, perdite bianche.
LAVANDA : irrequietezza, esaurimento nervoso, insonnia, emicrania, vertigini, isteria, conseguenze di paralisi, oliguria.
LATTUGA (virosa): la lattuga è un sedativo molto sicuro particolarmente utilizzato per i bambini ipereccitabili. E' utile per calmare la tosse.
LECITINA DI SOIA: ipercolesterolemia, aterosclerosi, fatica intellettuale.
LIEVITO DI BIRRA: stanchezza generale, convalescenza, prevenzione malattie invernali, cura della pelle.
LIMONE (scorza): antiflebopatico, raffreddori, emicranie, acidità di stomaco.
LIQUIRIZIA: ulcera gastrica, ipotensione.
LUPPOLO viene impiegato come sedativo, soprattutto sotto forma di estratto, in associazione ad altre droghe dalla medesima azione, contro stai di agitazione, ipereccitabilità, insonnia e stai di tensione anche associati a stress.
MAGGIORANA : coliche, flatulenza, disturbi digestivi e respiratori. E' un tonico calmante, aiuta ad alleviare l'ansia e gli spasmi di origine nervosa. Riduce la spinta sessuale. ( non utilizzare in gravidanza )MAIS: cistite, prostata, gotta, coliche nefritiche, cure dimagranti.
MALVA : bronchite, tosse, catarro, stitichezza, colite e spasmi intestinali.
MARRUBIO BIANCO: asma, bronchite, tosse, tracheite, palpitazioni.
MELILOTO: vampate di calore, menopausa, mestruazioni dolorose, varici, gambe pesanti.
MELISSA : azione sedativa, spasmolitica ed antibatterica, digestione difficile, disturbi gastrointestinali di origine nervosa, disturbi cardiaci, psico-vegetativi, emicranie, nervino, azione coleretica, malattie da raffreddamento, disturbi circolatori funzionali, palpitazioni nervose, emicranie, isteria, malinconia.
MENTA : digestione difficile, indigestione, mal di testa, astenia, colite spasmodica, fermentazione intestinale.
MIGLIO : è un cereale molto energetico grazie al suo elevato contenuto di vitamina A, proteine, e minerali che lo rendono utile per le donne in gravidanza o che allattano e per tutte le persone sottoposte a superlavoro fisico o intellettuale. E' utilizzato anche per migliorare la salute di unghie, capelli e pelle.
MILLEFOGLIO: (vedi ACHILLEA).
MIRTILLO (bacche): diarrea, disturbi visivi, colon irritabile, colite, spasmi intestinali, disturbi della microcircolazione.
MIRTILLO (foglie): varici, emorroidi, gambe pesanti, couperose, diabete (non insulino-dipendente).
MIRTO : le foglie hanno azione tonica, antisettica ed astringente. Utile per ulcere cutanee e problemi legati all'apparato gastro-intestinale.
NASTURZIO (CRESCIONE): contiene molti minerali come iodio, ferro, fosforo e vitamine come A, B1, B2, C ed E che lo rendono indispensabile per le malattie di tipo cronico. Ha anche azione diuretica, digestiva, mucolitica e "detossinante sanguigno".
OLIVELLO SPINOSO : grazie al suo elevato contenuto di vitamina C e flavonoidi aumenta notevolmente le difese immunitarie.
OLIVO : ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete.
OLMARIA: depurativo, diuretico, cellulite, edema, febbre, dolori articolari.
ORTICA : artrosi, unghie fragili, caduta dei capelli.
ORTOSIPHON : dolori fegato, calcoli biliari, gotta, coliche renali (nefritiche), cure dimagranti.
PAPAIA: digestione difficile, cellulite, cure dimagranti.
PAPAVERO : disturbi delle vie respiratorie, insonnia, nervosismo, ansia, palpitazioni, antidolorifico.
PAPPA REALE: astenia, immunodeficienza, ansia, convalescenza, senilità.
PARIETARIA : molto utile per tutti i disturbi renali come la nefrite, calcoli, coliche renali, cistiti ed edemi da ritenzione idrica (non assumere in caso di allergie come febbre da fieno ) .
PARTHENIA: emicranie.
PASSIFLORA : nevrastenie, distonie neurovegetative, insonnia, disturbi nervosi, stati d'ansia, disturbi gastrointestinali dovuti a nervosismo.
PERVINCA: vertigini, perdita di memoria, scarsa concentrazione, cattiva circolazione cerebrale.
PIANTAGGINE : asma, malattie respiratorie allergiche, tosse, bronchiti, rinite, faringite, laringite, sinusite, raffreddore da fieno.
PILOSELLA : edema, ipertensione, cure dimagranti.
PINO SILVESTRE: influenza, bronchite, sinusite, tosse, asma, tracheite.
POLLINE (dei fiori): astenia, stanchezza generale, surmenage psico-fisico, ipertrofia della prostata, invecchiamento (senilità).
POMPELMO: stitichezza (stipsi), cellulite, cure dimagranti, colite spasmodica.
PUNGITOPO: fragilità capillare, varici, gambe pesanti, emorroidi, edemi circolatori.
RABARBARO : stipsi, infiammazioni gastrointestinali, epatismo, debolezza generale.
RAVANELLO NERO: disturbi epatico-biliari, fegato pigro, insufficienza epatica, calcoli biliari, stipsi, digestione difficile (dispepsia), bronchite, sinusite, tosse secca.
RIBES NERO : ritenzione idrica, dolori reumatici, ipertensione, cure dimagranti.
ROSA CANINA : malattie virali, raffreddore, diarrea, affaticamento generale, convalescenza, tabagismo.
ROSMARINO : superlavoro fisico ed intellettuale, ipotensione, epatismo, insufficienza epatica, emicranie, disturbi cardiaci, nervosi, vertigini, sincopi, bronchite, tosse, crampo asmatico, dolori addominali.
ROSOLACCIO: (vedi PAPAVERO).RUSCO : problemi circolatori, cellulite, acne rosacea, vene varicose, emorroidi. ( non utilizzare in caso di pressione molto alta )
SALICE BIANCO: reumatismi, febbre, influenza, dolori articolari e muscolari, mal di schiena, artrosi.
SALSAPARIGLIA: reumatismi, dolori, febbre, menopausa (azione ormonale), psoriasi.
SALVIA : flatulenza, disturbi digestivi, dispepsia, aerofagia, disturbi mestruali.
SAMBUCO: stitichezza (stipsi), febbre, malattie virali, raffreddore, ritenzione idrica, edema.
SENNA : intestino pigro, stitichezza occasionale.
SPIREA ULMARIA : cellulite, ritenzione idrica, gambe gonfie, problemi linfatici, oliguria, artrite, gotta.SPIRULINA: stanchezza generale, astenia, convalescenza, cure dimagranti.
TARASSACO : cure disintossicanti, epatismo, insufficienza epatica, calcoli biliari, ipercolesterolemia, stipsi cronica.
TE' VERGINE : astenia, stanchezza generale, obesità.
TIGLIO : insufficienza epatica, calcoli biliari, disturbi coronarici.
TIMO : tosse convulsa, bronchite, affezioni e parassiti intestinali, diarrea, affezioni polmonari, stanchezza generale, herpes.
TRIFOGLIO: astenia, dermatosi, digestione difficile, spasmi gastrici, emicranie.
UVA URSINA : edema, albuminuria, cistite, uretrite, colibacillosi urinarie.
VALERIANA : agitazione, insonnia, ipereccitabilità fisica, disturbi della menopausa, coadiuvante nel trattamento dell'epilessia.
VERBASCO: bronchite, tosse, tracheite, infiammazioni della gola.
VINACCIA: cellulite, cure dimagranti.
VIOLA DEL PENSIERO: problemi di pelle, acne.
VISCHIO: pertosse, ipertensione.
VITE ROSSA: fragilità vascolare e capillare, varici, gambe pesanti, couperose.
ZENZERO: astenia, stanchezza generale, nausea, mal da viaggio, aerofagia, digestione difficile, impotenza sessuale.
YOHIMBE: impotenza sessuale vascolare.



ACHILLEA : spasmi delle vie digestive ed uterine, dismenorrea, amenorrea, disturbi della menopausa, disturbi della circolazione, varici, flebiti, emorroidi, gotta, reumatismi, stanchezza generale, nevrosi, perdite bianche.
AGLIO : ipertensione, aterosclerosi, bronchite cronica.
AGNOCASTO : vertigini, palpitazioni, dolori plesso solare, spasmi intestinali, insonnia.
AGRIMONIA : diarrea, asma, epatismo, albuminuria, emottisi, coliche renali e litiasi, obesità, diabete, stomatite, afte, piaghe, distorsioni, contusioni.
ALCHEMILLA : spasmi gastrici, congestione epatica, cefalea, affaticamento nervoso, reumatismi, debolezza muscolare, mestruazioni abbondanti, dismenorrea e leucorrea, enterite, arteriosclerosi, obesità, prurito vulvare.
ALFALFA (erba medica ): unghie e capelli deboli, astenia, stanchezza, anemia, spasmofilia.
ALGA MARINA : obesità dovuta a squilibrio ghiandolare, cellulite, ipotiroidismo, reumatismi, gotta, linfatismo e dermatosi.
ALOE FEROX : stipsi, derivativo nelle congestioni cerebrali e nelle cefalee ribelli.
AMAMELIDE: fragilità capillare, gambe pesanti, varici, emorroidi, disturbi circolatori della menopausa.
ANANAS : edemi, cellulite, ematomi.
ANGELICA: gonfiori intestinali, enteriti, epatismo, acidità di stomaco, atonia digestiva, emicrania nervosa, clorosi, colite.
ANICE STELLATO : digestione difficile (dispepsia), vomiti nervosi, gonfiori al ventre
ARANCIO : nervosismo, ansia, disturbi del sonno, palpitazioni, tachicardie, emicranie, tosse nervosa.
ARNICA MONTANA : pertosse, arteriosclerosi, contusioni, traumi muscolari ed ossei (tutti i generi).
ARTEMISIA : sindrome premestruale, mestrui irregolari, dolori addominali.
ARTIGLIO DEL DIAVOLO : dolori articolari, artrite, artrosi, reumatismi, gotta.
ASSENZIO ROMANO : problemi mestruali, amenorrea, leucorrea, gastriti, spasmi allo stomaco, epatismo, flatulenza.
ASPARAGO OFFICINALE : idropisia, dolori renali, cardiosedativo, ittero.
AVENA : diuretica, rinfrescante, emolliente, dietetica e vitaminica.
BACCELLO DI FAGIOLO: eccesso di peso, ritenzione idrica, edema.
BALLOTTA: ansia, stress, tosse, dolori gastrici e colitici.BAMBOOSIL: dolori articolari, unghie e capelli fragili, osteoporosi.
BARDANA: problemi di pelle, acne, dermatosi, eczema, psoriasi, fegato pigro, disintossicante.
BETULLA: uricemia, gotta, ritenzione idrica, calcoli urinari, edema.
BIANCOSPINO: ridotta funzionalità cardiaca, senso di compressione e oppressione nella regione cardiaca, cardiopatie associate alla senilità che non necessitano ancora di trattamento con digitalici e forme lievi di bradicardia, palpitazioni, ansietà, nervosismo, insonnia.
BOLDO: digestione difficile, epatismo, dispepsia, insufficienza epatica, calcoli biliari.
BORRAGINE: oliguria, febbri eruttive, affezioni delle vie respiratorie, pelle secca, rughe, smagliature.
CALENDULA : dolori mestruali, amenorrea, oliguria, congestione epatica, ulcera gastrica, verruche, ulcere cutanee, piaghe, foruncoli, ascessi, scottature, ustioni.
CAMOMILLA : ansia, nervosismo, insonnia, emicrania, digestione difficile, nausea, diarrea, infiammazioni intestinali, dolori mestruali, dolori articolari, parassiti intestinali. Blando sedativo, antiflogistico, spasmolitico, carminativo, antiulceroso, battericida, fungicida e stomachico. Per uso interno si utilizza soprattutto per la gastrite, la colite, l'enterite, il meteorismo, il nervosismo e disturbi mestruali.
CARBONE VEGETALE: meteorismo, flatulenza, digestione difficile, dolori intestinali, gas.
CARCIOFO : disturbi epato-biliari, emicrania digestiva, ipercolesterolemia, aterosclerosi, uricemia.
CARDIACA: ansia, nervosismo, stress, palpitazioni, tachicardia.CARDO MARIANO : insufficienza epatica, cirrosi epatica, epatite virale, intossicazioni alimentari, alcolismo, emorragie.
CAROTA: disturbi della vista, dermatosi, protezione della pelle, crescita bambini, abbronzatura.
CENTAUREA : disturbi epatici, dispepsia, debolezza generale, convalescenza, gotta, inappetenza, parassiti intestinali, dermatosi, febbre.
CENTELLA ASIATICA : varici, vene varicose, cicatrizzazioni difficili.
CILIEGIA: ipertensione in fase iniziale, insufficienza renale, edemi, gonfiori, cistite, colibacillosi, calcoli urinari.
CHINA (radice) è impiegata come amaro per stimolare l'appetito e favorire la secrezione dei succhi gastrici. Nella medicina popolare anche per stati influenzali, affaticamento generale e convalescenze.
CHRYSANTHELLUM A .: varici, gambe pesanti, disturbi della circolazione venosa, couperose.
CIPRESSO : emorroidi, varici, emorragie uterine, gambe pesanti.
COLA: astenia psicofisica, stanchezza, stress.
DAMIANA: Tonica e ricostituente del sistema nervoso, stimolante a livello psicosomatico, antidepressivo, testosterogenica, afrodisiaco, ricostituente sessuale utile nel trattamento dell'impotenza e dell'eiaculazione precoce, mestruazioni dolorose, irregolari e problemi ad esso legati come mal di testa, ritenzione idrica, ecc., antisettico urinario per chi soffre di cistite ed uretrite. Può risultare lassativo nel caso in cui la stipsi sia dovuta a scarso tono muscolare delle viscere.
ECHINACEA : malattie virali, febbre, mal di gola, prevenzione malattie invernali, convalescenza, ferite, scottature.
EDERA TERRESTRE: bronchite, raffreddore, tosse.
EFEDRA: asma, bronchite, raffreddore da fieno, rinite, sinusite, obesità.
ELEUTEROCOCCO : stanchezza, debolezza, ridotta capacità di rendimento e di concentrazione, convalescenza, stress, astenia psicofisica.
ELICRISIO: è un ottimo sedativo della tosse, si può usare anche in caso di bronchite acuta e cronica.
ENOTERA: disturbi premestruali, irritabilità, dolori di pancia, mal di testa, rughe, smagliature, rigenerazione della pelle.
EQUISETO : dolori articolari, tendinite, rimineralizzazione ossea.
ERICA: cistite, uretrite, edema, albuminuria, colibacillosi urinarie.
ERIGERO: reumatismi, edema, dolori articolari.
ESCHOLTZIA : ansia, depressione, nervosismo, insonnia, mal di testa, psoriasi, orticaria, prurito.
EUCALIPTO : raffreddore, influenza, bronchite, sinusite, tracheite, diabete (non insulino-dipendente).
EUFRASIA : corizza, congiuntivite, blefarite, cheratite, faringite, stomatite.
EUPATORIO: influenza, raffreddore, malattie virali, febbre, rinofaringiti, stipsi, fegato pigro, affaticamento generale, ipercolesterolemia.
FALLAX ALPINA : stipsi spasmodica, insufficienza biliare, emorroidi e disturbi circolatori.
FIENO GRECO : ipertensione, acne, diabete, sviluppo muscolare.
FICUS CARICA : stipsi, tosse secca e bronchite, infiammazioni ed ascessi gengivali.
FINOCCHIO : colite, dispepsia, gonfiori addominali, gas (meteorismo, aerofagia), scarsa montata lattea.FIORDALISO : tonico amaro e stimolante digestivo, migliora le funzionalità epatiche e la resistenza alle infezioni. Il decotto si usa per i disturbi reumatici.
FUCUS VESICULOSOS (KELP ): Contiene molto iodio ed è quindi indicato per chi soffre di ipotiroidismo e per problemi di sovrappeso ed obesità legati alla ghiandola tiroidea. E' inoltre, un ottimo rimedio per la patologia reumatica. ( ATTENZIONE! mai in gravidanza, durante l'allattamento o a persone che soffrono di ipertiroidismo )
FRANGOLA: insufficienza epatica, stitichezza.
FRASSINO: artrite, artrosi, dolori articolari, gotta.
FUMARIA: dispepsia, stipsi, calcoli biliari.
GALEGA : molto utilizzata per i diabetici, infatti può ridurre notevolmente il livello di zuccheri nel sangue. E' usata anche come diuretico e galattagogo.
GENZIANA : tonico digestivo, migliora la funzionalità dello stomaco, della cistifellea e del fegato. E' utile per tutti i problemi legati alla cattiva e lenta digestione, risolve l'aerofagia e la scarsità d'appetito migliorando l'assorbimento dei valori nutritivi dei cibi in particolare del ferro e della vitamina B12
GERME DI GRANO: azione preventiva su senescenza, aterosclerosi, arterite.
GINEPRO : (bacche) stanchezza generale, affezioni delle vie urinarie, fermentazioni intestinali, reumatismi, artritismo, pesantezza alla testa e problemi legati al ciclo mestruale.
GINKO BILOBA : disturbi circolatori cerebrali e periferici.
GINSENG : tonico ed adattogeno, migliora il fisico a d adattarsi alle situazioni della vita come stress, freddo, stanchezza, variazioni forti di clima, temperatura, orario, ecc.
GIRASOLE SEMI : i semi di girasole sono rimineralizzanti, vitaminici, proteici possono dunque risultare utili in caso di debolezza, per i bambini in fase di crescita, per gli anziani, per le donne incinta e per gli anemici. Può essere utile anche per tutti i problemi causati da ansia e nervosismo come mal di testa. Molto utilizzata anche per prevenire l'ingrossamento della prostata (contiene molto zinco). Decongestiona in caso di mal di gola tosse e catarro.
GLUCOMANNANO: stitichezza, spezza-fame.
GRAMIGNA : cistite, calcoli urinari, edema, infezioni e infiammazioni vie urinarie.
GUARANA': stanchezza psicofisica, astenia, convalescenza, obesità.
GUGUL: ipercolesterolemia, aterosclerosi, trigliceridi

Fiori di Bach


RESCUE REMEDY

Il rimedio di emergenza, chiamato Rescue Remedy, inoltre, è una miscela di cinque fiori, che sarebbe utile in occasioni di fortissimi stress psico-fisici, esperienze forti, situazioni di improvvisa e grande tensione, crisi di consapevolezza o di panico. Oltre che per bocca, questo rimedio può essere applicato (in caso di svenimenti, ad esempio) anche sulle tempie o sui polsi. Consiste in una miscela di:· Star of Bethlehem contro lo shock improvviso;· Rock Rose (Eliantemo) contro il panico o il terrore;· Impatiens (Balsamina) per riportare la calma; · Clematis (Vitalba) contro la tendenza a cedere, la sensazione di allontanamento appena prima di svenire;· Cherry Plum (Prugno) contro la paura di perdere il controllo, di andar fuori di testa.Al Rescue Remedy tradizionale si possono aggiungere, all'occasione, alcuni fiori.Per esempio:· Elm (Olmo inglese) quando il fisico non si riprende (svenimenti);· Walnut (Noce) per adattarsi a situazioni che mettono a disagio ma nelle quali bisogna stare per forza;· Sweet Chestnut (Castagno dolce) in caso di un lutto, di una perdita;· Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani) per chi ha problemi con i viaggi in generale (paura di volare, mal d'auto ecc..)

Fiori di Bach


I 38 FIORI DI BACH

I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti "12 guaritori", che il medico gallese iniziò prontamente a sperimentare sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco tempo dopo: Bach si spense il giorno dopo aver scoperto il trentottesimo rimedio floreale e averlo sistematizzato accanto agli altri. La classificazione comprende:·"12 guaritori":Agrimony (Agrimonia) per chi nasconde ansia e tormento dietro gaiezza e cortesia;Centaury (Centaurea minore) per chi, debole e ansioso di piacere, viene sfruttato dagli altri;Chicory (Cicoria) per chi è possessivo e si ricatta gli altri perché stiano con lui;Rock Rose (Eliantemo) per chi è preso da grande paura e panico;Gentiam (Genzianella autunnale) per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime per motivi sconosciuti.Mimulus (Mimolo giallo) per chi ha paura delle cose del mondo;Impatiens (Balsamina) per chi è impaziente e non sopporta interferenze nel suo ritmo;Cerato (Piombaggine) per chi non ha fiducia in sè e chiede continuamente consiglio;Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani) per chi è indeciso tra due vie e si abbandonaall'insicurezza;Vervain (Verbena) per chi si lascia trasportare troppo dall'entusiasmo e dal fanatismo;Water Violet (Violetta d'acqua) per chi è orgoglioso e ama stare da solo;Clematis (Vitalba) per chi sogna ad occhi aperti, è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.·"7 aiuti":Rock Water (acqua di roccia) per chi si autoreprime e finge rigidità morale per essere d'esempio;Wild Oat (Forasacco o Avena selvatica) per chi è scontento o insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;Heather (Brugo o Erica) per chi odia la solitudine e attacca bottone usando gli altri;Gorse (Ginestrone) per chi prova grande disperazione e si sente senza speranza;Olive (Olivo) per chi è completamente esausto a causa dello stress o della fatica mentale;Oak (Quercia) per chi lotta contro le difficoltà ma senza la speranza di farcela.Vine (Vite) per chi prova desiderio e ambizione di dominare inflessibilmente sugli altri. ·"19 assistenti":Holly (Agrifoglio) per chi ha sfiducia nel prossimo, prova invidia e odio;Honeysuckle (Caprifoglio) per chi si rifugia nella nostalgia del passato, ricordando solo le cose belle;Hornbeam (Carpino bianco) per chi si sente stanco, debole, e dubita delle sue capacità di fronte ad unproblema;White Chestnut (Ippocastano bianco) per chi ha pensieri e preoccupazioni costanti e indesiderati;Sweet Chestnut (Castagno dolce) per chi prova un'angoscia estrema, una disperazione con coraggio,però, che non tende al suicidio;Red Chestnut (Ippocastano rosso) per chi prova apprensione per gli altri e si aspetta sempre il peggio;Beech (Faggio) per chi è intollerante, polemico e arrogante;Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco) per chi ripete sempre gli stessi errori e non vuolecrescere;Larch (Larice) per chi ha paura di fallire ed è affetto da complessi di inferiorità;Crab Apple (Melo selvatico) per chi si sente sporco, nel corpo o nella mente;Cherry Plum (Prugno) per chi ha paura di perdere la ragione;Walnut (Noce) per chi deve affrontare grandi cambiamenti (es. pubertà, menopausa, vecchiaia); Elm (Olmo inglese) per chi si sente momentaneamente sommerso di responsabilità;Pine (Pino silvestre) per chi tende a caricare su di sè anche le colpe altrui;Aspen (Pioppo) per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza motivo;Wild Rose (Rosa canina) per chi si abbandona alla rassegnazione e all'apatia;Willow (Salice giallo) per chi prova amarezza e risentimento;Mustard (Senape selvatica) per chi è ammalato di depressione, anche passeggera;Star of Bethlehem per chi ha provato ogni tipo di shock o dolore fisico, mentale ed emotivo.

Fiori di Bach


PREPARAZIONE

Preparare i fiori di Bach è relativamente semplice, e il metodo con cui oggi si estraggono le essenze dai fiori è ancora quello tramandato da Bach stesso. Ci sono due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi. Quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo sistema, mentre i diciannove assistenti con il secondo. Il primo metodo, quello del sole è molto semplice. Intanto è necessario lavorare in una giornata calda e soleggiata, ovviamente nel periodo di fioritura della pianta che vi interessa. I fiori vanno raccolti sul posto, senza essere toccati con le mani, e non devono essere bagnati dalla rugiada. Recidendoli con delle forbici, si fanno cadere i boccioli in un recipiente di vetro fine da 300 ml, riempito di acqua pura, avendo cura di non immergerli completamente, ma solo per metà, e di coprire con essi la superficie della bacinella. Quindi si lasciano marcire al sole per 5/6 ore (in Italia, dove il sole è più caldo rispetto al Galles, ne bastano 4); in questo modo il sole trasferirebbe la vibrazione propria del fiore all'acqua sottostante. Terminato tale periodo, si filtra l'acqua colorata dai fiori con un filtro di carta in una bottiglia da 1 l., e si allunga con una pari dose di cognac (o brandy). Questo composto è chiamato tintura madre dei Fiori di Bach. Per quanto riguarda Rock Water, il procedimento è un po' differente. Trattandosi infatti di semplice acqua di una fonte rocciosa, basta raccogliere quest'acqua nel solito contenitore (senza toccarla con le mani), lasciarla per quattro ore al sole e poi allungarla con il cognac, come prima descritto. Il secondo metodo, invece, è più veloce. Raccolti i fiori con la stessa metodologia, si portano a casa, dove dovranno essere posti in una pentola di metallo porcellanato, all'incirca nella stessa quantità del primo metodo ma con più acqua, 1,5 l. Lasciati bollire sul fornello a gas per circa 30 minuti, si lascerà raffreddare la tintura così ottenuta, aggiungendo poi all'acqua filtrata lo stesso quantitativo di cognac o brandy. Commercializzazione e uso In commercio solitamente si trovano le boccette con la tintura madre del fiore da 7,5ml, 10ml o 20ml. A partire da queste si otterrà la bottiglia da assumere quotidianamente. Per farlo basta prendere una boccetta da 30ml (preferibilmente dotata di contagocce) che si riempirà per due terzi di acqua e per un terzo di brandy, cognac o aceto di mele (sostanze che hanno la funzione di conservare e di stabilizzare la diluizione). A questo preparato si andranno ad aggiungere due gocce per ogni fiore che si desidera utilizzare. Bach sconsigliava di andare oltre i sette fiori per boccetta, ma esistono anche terapisti che prescrivono quantità più ingenti, fino ad un massimo di dodici fiori per diluizione. Si assumeranno quotidianamente quattro gocce, in quattro momenti della giornata: quattro gocce al mattino a stomaco vuoto, quattro a metà mattina (almeno mezz'ora prima del pranzo), quattro nel pomeriggio e quattro prima di coricarsi. Non è necessario che gli orari siano sempre gli stessi, anche se quest'ultima ipotesi è consigliata (soprattutto per quanto riguarda la prima e l'ultima assunzione). I fiori possono essere tenuti sotto la lingua qualche secondo oppure deglutiti direttamente; non contenendo, infatti, alcun principio attivo chimico, non è necessario che il fiore entri nella circolazione sanguigna per essere efficace. I fiori, sia le tinture che le diluizioni, vanno tenuti assolutamente lontani almeno un metro da fonti di campi elettromagnetici e microonde, anche se spenti (cellulari, computer, forni a microonde, radiosveglie); questo tipo di onde, infatti, disturberebbero la vibrazione propria del fiore, rendendolo inutile.

domenica 10 giugno 2007

Poesia in forma di rosa

Ascoltate Pasolini leggere il suo capolavoro poetico:
Poesia in forma di rosa...

Conosci tu il paese


Conosci tu il paese
dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendo
arance d'oro.
Un vento lieve spira
dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto,
sereno l'alloro.
Lo conosci tu bene?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te,
o mio amato, andare!

di Goethe

Haiku (II)


Breve notte
-un fiore scarlatto
sulla cima della vite.
Nirvana di Buddha,
al di là dei fiori
e del denaro.

Che mondo,
dove i fiori di loto
vengono arati
e trasformati in campo

ISSA (1763-1827)

Haiku (I)


Possa chi porta
fiori questa notte,
avere la luce della luna.

KITAKU (1661-1707)

La ginestra o il fiore del deserto


Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null'altro allegra arbor né fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti.
Anco ti vidi
De' tuoi steli abbellir l'erme contrade
Che cingon la cittade
La qual fu donna de' mortali un tempo,
E del perduto impero
Par che col grave e taciturno aspetto
Faccian fede e ricordo al passeggero.
Or ti riveggo in questo suol, di tristi
Lochi e dal mondo abbandonati amante,
E d'afflitte fortune ognor compagna.
(...)
E piegherai
Sotto il fascio mortal non renitente
Il tuo capo innocente:
Ma non piegato insino allora indarno
Codardamente supplicando innanzi
Al futuro oppressor; ma non eretto
Con forsennato orgoglio inver le stelle,
Né sul deserto, dove
E la sede e i natali
Non per voler ma per fortuna avesti;
Ma più saggia, ma tanto
Meno inferma dell'uom, quanto le frali
Tue stirpi non credesti
O dal fato o da te fatte immortali.

di Giacomo Leopardi

I limoni


Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria
che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri l
a nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano
e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente
ci metta nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana
che si allontana qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca
e ci riporta il tempo nelle città rurnorose
dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.

di Eugenio Montale

Lemon tree-Fools Garden


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L'agave


Nella sabbia
vuota conchiglia
forse vi abita
un piccolo genio
gabbiani indifferenti
attendono l'alba
sugli scogli
(minuscole isole)
arabeschi magici
sull'acqua color cobalto
appaiono
per il riflettersi della pineta
ma il mare
non fa eco
al canto degli uccelli
che abitano i pini
l'agave
non sa
che fiorire vuol dir morire .

di Gianni Fassina

Il fanciullo


V.
L'acqua sorgiva fra i tuoi neri cigli
fecesi occhio che vede e che sorride;
fecesi chioma su la tua cervice
il crespo capelvenere.
Fatto sei di segreto e di freschezza.
Fatte son di làtice
fluido e d'umide fibre le tue membra.
Il tuo spirto, dal fonte come il salice
ma senza l'amarezza
nato, le amiche naiadi rimembra;
tutte le polle sembra
trarre per le invisibili sue stirpi.
E se gli occhi tuoi cesii han neri cigli,
ha neri gambi il verde capelvenere.
Converse le tue canne sono in chiarivetri,
onde lenti i suonistillano come gocce da clessidre.
S'appressano i colúbri maculosi,
gli aspidi i cencri e gli angui
e le ceraste e le verdissime idre.
Taciti, senza spire,eretti i serpi bevono l'incanto.
Sol le bífide lingue a quando a quando
tremano come trema il capelvenere.
Sino ai ginocchi immerso
nella cupalinfa, alla venenata
greggia tu moduli il tuo lento carme.
Par che da' piedi tuoi torta sia nata
radice e di natura
erbida par ti sien fatte le gambe.
Ma il fior della tua carne
suso come il nénufaro s'ingiglia.
E se gli occhi tuoi cesii han nere ciglia,
neri ha gli steli il verde capelvenere.
(...)
di D'Annunzio

Il girasole


Oh, girasole, affaticato dal tempo!
Tu che conti i passi del sole,
bramando anche tu
quel luogo dorato
in cui il pellegrino
conclude il suo viaggio.
In cui il giovane
che si strugge nel desiderio
e la vergine esangue
nel suo sudario di neve
sorgono dalle loro tombe
e aspirano al luogo
in cui, mio girasole, vorresti andare!

di William Blake

Girasole - Giorgia


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La rosa nera


Il profumo ricorda
la notte senza stelle,
il colore, nessun colore.
Non farfalle, né api
si posano sui petali
villosi come ragni.
Sboccia improvvisa, tale
all’odio e la sua bellezza
promana sgomento.
Un abisso è il terreno
dove poggia, un filo spinato
lo stelo che la sorregge.
Le foglie sono di carne viva,
la rugiada, che su di lei
si posa, sono lacrime amare
perché il dolore, fecondo nutrimento,
l’accresce, laddove la speranza
con le radici da piovra annienta.
Non sappiamo dov’è, forse
all’interno di noi e prima o poi
sboccerà come un malvagio fiore.


di Pierluigi Pulone

Anima nella natura


Ogni fiore è un'anima
che sboccia nella natura.



di Gerard de Nerval

sabato 9 giugno 2007

L'oleandro


Erigone, Aretusa, Berenice,
quale di voi accompagnò la notte
d'estate con più dolce melodia
tra gli oleandri lungo il bianco mare?
Sedean con noi le donne presso il mare
e avea ciascuna la sua melodia
entro il suo cuore per l'amica notte;
e ciascuna di lor parea contenta.
E sedevamo su la riva, esciti
dalle chiare acque, con beato il sangue
del fresco sale; e gli oleandri ambigui
intrecciavan le rose al regio alloro
su 'l nostro capo; e il giorno di sì grandi
beni ci avea ricolmi che noi paghi
sorridevamo di riconoscenza
indicibile al suo divin morire.
"Il giorno" disse pianamente Erigone
verso la luce "non potrà morire.
Mai la sua faccia parve tanto pura,
non ebbe mai tanta soavità".
Era la sua parola come il vento
d'estate quando ci disseta a sorsi
e nella pausa noi pensiamo i fonti
dei remoti giardini ov'egli errò.
L'udii come s'io fossi ancor sommerso
e la sua voce avesse umido velo.
Ma reclinai la gota, e d'improvviso
tiepida come sangue dalla conca
dell'udito sgorgò l'acqua marina.
Pur, profondando nella sabbia i nudipiedi,
io sentia partirsi lentamente
il buon calor del tramontato sole.
E chi recise all'oleandro un ramo?
Io non mi volsi, ma l'amarulenta
fragranza della linfa della fresca
piaga mi giunse alle narici, vinse
l'odor muschiato dei vermigli fiori.
(...)
D'Annunzio

I gigli



Un petalo è caduto
come l’ala di un angelo…
È un giglio che sfiorisce
nell’ombra strana: un lutto
sconosciuto lo riempie,sembra.
Che devi piangere
sottovoce, in silenzio?Dimmi: di quale orrore
tu antivedi il preludio?
Voi lo sapete, candidie verdi gigli,
gigli delle Bermude,
gigli reali, che venite da lontano
a vederla sognare tristemente,
quando scende la sera.
Scivola un altro lungo petalo bianco,
come una lacrima nuda.
Il profumo si esalta e si estenua:
una pura cosa si disfa,
e muore qui…
È la tua anima, donna?O è il tuo sogno, fiore?

di Gérard d’Houville


venerdì 8 giugno 2007

Era de Maggio...


Che i fiori e la natura rappresentino molto più di quello che sono è cosa risaputa e fortemente radicata nella musica operistica: ricordiamo fra tutte la vicenda di "Traviata" anche detta "La signora delle Camelie"- romanzo di A.Dumas figlio, dal quale è tratta la vicenda verdiana e il bellissimo duetto dei fiori dall'opera Lakmè di L.Delibes; sinfonica: come dimenticare il Valzer dei Fiori di Tschaikowskij o e stagioni di Vivaldi o Haydn o "la Mèr" di Debussy? Ma anche nella musica popolare, specialmente in quella della tradizione Napoletana. Molto toccante è la canzone "Era de Maggio", dove l'innamorato promette di tornare "quando tornano le rose, se questo fiore torna a Maggio, allora anche io tornerò a Maggio", la prima strofa in napoletano suona così:

"Era de maggio e te cadéano 'nzino,

a schiocche a schiocche, li ccerase rosse...

Fresca era ll'aria...e tutto lu ciardino

addurava de rose a ciento passe...

Era de maggio, io no, nun mme ne scordo,

na canzone cantávamo a doje voce...

Cchiù tiempo passa e cchiù mme n'allicordo,

fresca era ll'aria e la canzona doce...

E diceva: "Core, core!

core mio, luntano vaje,

tu mme lasse, io conto ll'ore...

chisà quanno turnarraje!"

Rispunnev'io: "Turnarraggio

quanno tornano li rrose...

si stu sciore torna a maggio,

pure a maggio io stóngo ccá...

Si stu sciore torna a maggio,

pure a maggio io stóngo ccá."

giovedì 7 giugno 2007

Fiori d'arancio- Carmen Consoli



<br /><bgsound src="http://digilander.libero.it/dvalina/Carmen%20Consoli%20-%20Fiori%20d%5C'arancio.mid" loop="infinite"><br />
"Ricordo il giorno del mio matrimonio, l'abito bianco di seta ed organza,
nessuno sposo impaziente all'altare, soltanto un prete in vistoso imbarazzo."

mercoledì 6 giugno 2007

I FIORI DI BACH


I FIORI DI BACH

I fiori di Bach sono una cura alternativa basata sulla floriterapia ("terapia con i fiori"), ideata dal medico gallese Edward Bach. Secondo il pensiero di Bach, la floriterapia deve essere semplice e accessibile a tutti, in quanto tutti potrebbero sviluppare la sensibilità necessaria per effettuare da soli l’auto-diagnosi e l’auto-pratica. Inoltre la cura dovrebbe, secondo Bach, avere carattere preventivo ed essere senza effetti collaterali. Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero i sintomi fisici. Il singolo fiore curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe quello che viene chiamato "fiume di energia", originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo dell’energia, corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo dell'anima. Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 "tipi comportamentali" di base, ai quali corrisponderebbero 37 fiori e un’acqua di fonte, la cui energia sarebbe in grado di curare l’organismo per riportarlo in armonia; in tal modo i sintomi tenderebbero a regredire. I rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero infatti nell’acqua, se opportunamente trattati, la loro "energia" o "memoria". Bach consigliava di cogliere i fiori al massimo della fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato; il fiore, che non doveva essere intaccato da alcunché, veniva deposto in una ciotola d’acqua pura e veniva trattato secondo uno dei due metodi riportati nelle opere del medico gallese. Il concetto "memoria dell'acqua",però, non è mai stato dimostrato sperimentalmente e non è riconosciuto dalla scienza

LA FITOTERAPIA


LA FITOTERAPIA

La fitoterapia (a volte anche impropriamente definita fitomedicina) è, in senso generale, quella pratica medica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empiria, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina. Dal punto di vista terminologico, limitandosi alla Unione Europea, solo da pochi anni, e limitatamente alla Gran Bretagna, esiste una categoria professionale istituzionalizzata di fitoterapeuti, con percorso formatico universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non è una branca riconosciuta delle biomedicina. Il termine viene dal greco phyton (pianta) e terapeia (cura).
La fitoterapia è considerata una
medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolaresi serve di queste sostanze da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.

PRICIPI ATTIVI
Le piante sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose. Nella loro evoluzione esse hanno sviluppato innumerevoli metaboliti secondari che svolgono per la pianta varie funzioni ecologiche (repellenza, difesa dagli erbivori, lotta contro altre specie vegetali per il controllo delle risorse, difesa dai parassiti, attrazione degli impollinatori, ecc.). Questi stessi metaboliti secondari hanno mostrato importanti attività farmacologiche nell'uomo. Ecco una lista esemplificativa dei vari principi attivi:
-
fenoli semplici
-
polifenoli - tannini e flavonoidi
-
glicosidi (fenilpropanoidi, antrachinoni, glucosinolati, iridoidi, glicosidi cianogeniche)
-
terpeni
-
terpenoidi e saponine (fitosteroli, glicosidi cardioattive, triterpeni)
-
olii essenziali e resine
-
alcamidi
-
alcaloidi
Le attività che questi metaboliti possono esercitare sulla fisiologia umana sono molteplici e sarebbe impossibile riassumerle brevemente, tuttavia una lista sommaria comprenderebbe:
- sostanze
tossiche
- sostanze con attività
ormonoregolatrici
- sostanze ad attività antimicrobica
-
battericidi
-
virostatici
-
fungicidi
- sostanze
lassative
- sostanze
antinfiammatorie
- sostanze attive sul sistema nervoso centrale e periferico
- sostanze antiossidanti
Le moderne preparazioni fitoterapiche (fitorimedi) sono ottenute a partire dal materiale vegetale, sia fresco che essiccato, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse: se il solvente è l'etanolo in percentuali diverse si parla di estratti idroalcolici, solitamente chiamati
tinture (o estratti fluidi; se il solvente è l'acqua si parla di infusi, decotti o macerati a freddo; se il solventeè un olio grasso si parla di oleoliti; l'estrazione con solventi diversi e non alimentari (esano, cloroformio, ecc.), che vengono poi eliminati, permette la preparazione di estratti molli e secchi. Alcune preparazioni sono costituite da estratti di singole piante, altri da combinazione di estratti da diverse piante. In particolare in alcuni paesi i fototerapeuti hanno la possibilità di preparare miscele estemporanee di diversi estratti per individualizzare la prescrizione. Le preparazioni in libera vendita devono sottostare a vari standard di tipo qualitativo, mentre gli standard di efficacia e tossicologici vengono applicati (nella UE) solo a quei preparati ai quali venga riconosciuto lo status di farmaci vegetali (herbal medicines). Per i preparati che non rientrano in questa categoria valgono le regolementazioni dei singoli stati membri.

PERICOLI
L'uso di piante e dei loro derivati può essere utile nella terapia, ma spesso si verifica uno sfruttamento promozionale di piante ed erbe delle quali si vantano proprietà terapeutiche non documentate e delle quali talvolta si ignorano i possibili pericoli. La carenza di una ferrea regolamentazione, frenata anche da interessi commerciali, contribuisce alla confusione. L'equazione "naturale = benefico" è infatti spesso un semplice tranello atto ad abusare della credulità di alcune persone: anche i virus, difatti, sono naturali, come pure i
funghi velenosi o la cicuta con cui Socrate si suicidò. Anche le interazioni con i farmaci tradizionali devono essere valutate con attenzione così come gli effetti collaterali.

PREMESSE FITOTERAPICHE
La fitoterapia esclude l'autoprescrizione e richiede quindi competenza e serietà, oltre a facoltà diagnostiche e terapeutiche di altri rami:
- ottime conoscenze su indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali di fitorimedi
- ottime conoscenze sulla ricettazione di fitorimedi (norme, convenzioni, abbreviazioni,

combinazioni, dosaggi) e conoscenza di prodotti reperibili
- ottima collaborazione con un farmacista che si dedica ai fitorimedi
- buone conoscenze di galenica (preparazioni di piante e loro parti in rimedi galenici)
- almeno minime conoscenze di erboristeria (piante, la loro crescità, coltivazione, raccolta,

elaborazione e conservazione)

FITOTERAPIA POPOLARE
La fitoterapia popolare ha resistito contro una forte concorrenza di medicina convenzionale (accademica), integrando le recenti conoscenze mediche. Tratta anzitutto malattie e disturbi banali.
L'applicazione pratica di una disciplina medica non convenzionale che si serve delle piante e dei loro derivati per scopi medico-terapeutici può comprendere le seguenti discipline:
RICETTAZIONE
Capacità di stilare una ricetta formalmente corretta a seguito di una corretta diagnosi e per una determinata e assicurata patologia di un determinato paziente.

GALENICA POPOLARE
L'arte di preparare
fitorimedi, l'antica disciplina dei farmacisti o speziali, si chiama Galenica (dal nome del medico dell'antichità Galenus). Non è necessario avere delle attrezzature speciali per svolgere questo mestiere, basta una cucina ben attrezzata. Per contro bisogna possedere delle solide conoscenze culinarie ed erboristiche.
ERBORISTERIA
L'
erboristeria è la capacità di identificare, raccogliere e conservare le piante medicinali. Ai tempi questo era il mestiere dell'erborista. Oggi le poche piante ancora usate come medicamenti grezzi vengono coltivati da contadini specializzati. Raccogliere piante selvatiche con scopi farmaceutici richiede buone conoscenze botaniche ed ecologiche.

martedì 5 giugno 2007

SERRA TROPICALE - Orto botanico


stagno
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La serra tropicale è stata costituita nel 1974 da Ruggero Tommaselli.
Ospita una collezione di piante provenienti da Africa e America e il suo scopo è di ricreare l'ambiente tropicale, indipendentemente dall'origine geografica delle singole specie.

IL ROSETO - Orto Botanico


rosa moderna
Originally uploaded by saretta07

La Collezione di Rose è situata nella parte meridionale del giardino. E' stata istituita da Raffaele Ciferri nel secondo dopoguerra come raccolta di varietà coltivate. Il roseto è suddiviso in tre aree che ospitano specie di rose selvatiche, antiche e ibridi moderni.

UNIVERSITA' di Pavia - Orto botanico

L'insegnamento della botanica a Pavia iniziò nel 1546, nell'ambito degli studi medici come " lettura dei semplici", cioè come descrizione delle piante officinali utilizzate come componenti de ricette farmaceutiche.

Nel 1773, grazie all'opera di persuasione delle autorità svolta daò botanico Fulgenzio Vitmann, l'Orto Botanico fu istituito nella sede attuale.

Sotto la direzione di Giovanni Antonio Scopoli l'Orto assunse un assetto simile a quello attuale e divenne comparabile agli orti botanici più famosi dell'epoca. Scopoli fu un infaticabile raccoglitore di materiale botanico, concluse acquisti e scambi in tutta Europa.

Il giardino venne in seguito rimodellato sull'esempio dei parchi delle ville lombarde dei sec. XVII e XVIII.

Dal 1996 l'Orto è legato al Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri e costituisce lo strumento di cui i ricercatori si valgono per la didattica e la coltivazione delle piante.

bloggerinerba e la Prof.Falomo

Eccoci qui, tutti i "blogger in erba" al completo e la Prof.ssa Falomo durante la visita all'Orto Botanico di Pavia! il 22 maggio 2007

sabato 26 maggio 2007

J 213 (1860)

Se la Campanula
si slacciasse il corsetto
Per il Bombo innamorato
Il Bombo la Campanula adorerebbe
Tanto quanto prima?
Se il "Paradiso" - persuaso -
Concedesse il suo fossato di perla
-L'Eden sarebbe un Eden,
O il Conte - un Conte?





di Emily Bronte

Amore e amicizia


Amore è come una rosacanina,
Amicizia è un agrifoglio
-È bruno l'agrifoglio
quando la rosa è in boccio
ma chi dei due verdeggerà più a lungo?
La rosa selvaggia è dolce in primavera,
i suoi fiori profumano l'estate,
ma aspetta che l'inverno ricompaiae
chi loderà la bellezza del rovo?
Sdegna la fatua corona di rose
e vestiti di lucido agrifoglio,
perché Dicembre che sfiora la tua fronte
ti lasci ancora una verde ghirlanda.


di Emily Bronte

giovedì 24 maggio 2007

Eterno


Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla .

Ungaretti

Donna completa



Donna completa, mela carnale,
luna calda,denso aroma d'alghe,
fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne?
Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi?
Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.
Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra.
di Pablo Neruda

Il gelsomino notturno

E s'aprono i fiori notturni,

nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
e farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
G.Pascoli

La pioggia nel pineto



Taci.

Su le soglie del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono,
e il mirto
altro suono,
e il ginepro
altro ancora,
stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono
come le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome Ermione.
Ascolta, Ascolta.
L'accordo delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo si fa
sotto il pianto che cresce;
ma un canto vi si mesce più roco
che di laggiù sale,dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne.
Sola una nota ancor trema,
si spegne,risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare l'argentea pioggia che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda più folta, men folta.
Ascolta.La figlia dell'aria è muta:
ma la figlia del limo lontana,
la rana,canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere;
non bianca ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi
fresca aulente,
il cuor nel petto è come pesca intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude ci allaccia
i malleoli c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove
su i nostri volti silvani,
piove
su le nostre mani ignude,
su i nostri vestimenti leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude novella,
su la favola bella
che ieri m'illuse,
che oggi t'illude,
o Ermione.


Gabriele D'Annunzio

Da "Waste Land"

Qui noi giriamo attorno al fico d'India

Fico d'India fico d'India
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
Alle cinque del mattino.
Fra l'idea
E la realtà
Fra il movimento
E l'atto
Cade l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Fra la concezione
E la creazione
Fra l'emozione
E la responsione
Cade l'Ombra.
La vita è molto lunga
Fra il desiderio
E lo spasmo
Fra la potenza
E l'esistenza
Fra l'essenza
E la discendenza
Cade l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Perché Tuo è La vita è Perché Tuo è il...
E' questo il modo in cui finisce il mondo
E' questo il modo in cui finisce il mondo
E' questo il modo in cui finisce il mondo
Non già con uno schianto ma con un lamento

T.S.Eliot

PIANTO ANTICO

L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fior
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior.
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol più ti rallegra
Né ti risveglia amor.

Giosuè Carducci

 
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