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lunedì 11 giugno 2007


LE PIANTE OFFICINALI

Con il nome “officinale” si intendono tutte le piante spontanee e coltivate contenenti al loro interno principi attivi utili per la cura o la prevenzione delle malattie dell’uomo, degli animali e delle piante.Officinale deriva da officina, laboratorio ovvero luogo di trasformazione all’interno del quale le erbe vengono essiccate o lavorate fresche per preparare tisane, creme, tinture, sciroppi, ecc.. Infatti, fin dall’antichità le erbe erano utilizzate per estrarre con tecniche diverse i principi attivi utili per la medicina.Nell’ambito delle specie officinali possiamo fare distinzioni in funzione del loro utilizzo: piante come la salvia, il timo, la menta hanno un interesse culinario, sono infatti utilizzate in cucina per l’aromatizzazione di minestre, dolci, zuppe, arrosti;alcune piante hanno invece proprietà coloranti quali la camomilla, il cartamo, lo zafferano, la calendula, l’achillea; altre ancora sono considerate tossiche o velenose come ad esempio la cicuta, il mughetto, il gisquiamo, la brionia, l’oleandro.Interessante è anche l’utilizzo di molte specie officinali spontanee che, con i loro fiori, attirano le api permettendo di migliorare e aumentare la qualità dei mieli;queste specie sono chiamate mellifere e sono ad esempio il tiglio, il biancospino, la salvia, la lavanda, il coriandolo, il tarassaco.Inoltre quasi mai si pensa all’impiego delle erbe officinali a fini decorativi ed ornamentali anche se, molto spesso, sono presenti in giardini perché naturalizzate o perché i semi sono stati portati dagli uccelli o dal vento.Macchie colorate di rosso, di giallo o di bianco sono date dai fiori delle digitali, del Centranthus ruber, del timo, del piretro, del topinambur, della grindelia, della camomilla;di colore azzurro o blu violetto date dai fiori di malva, di fiordaliso, di echinops, di eringium, delle nigelle, o il bel colore porpora dell’echinacea purpurea.Si ricorda poi che molte officinali possono servire anche in agricoltura biologica nella prevenzione e nella lotta contro i patogeni e i parassiti delle piante coltivate, basta pensare ad esempio alle piretrine contenute nella pianta di piretro e tossiche per mosche, afidi, zanzare, ma non per l’uomo.L’essenza di menta, di lavanda, di timo possono essere impiegate per ridurre la presenza di alcuni patogeni sulle piante; l’estratto di ortica, abbondante negli incolti e nelle vicinanze di terreni ricchi di sostanza organica, è un buon repellente per gli afidi e un concime per le piante.Infine, importante è l’utilizzo di molte piante nella cosmesi mediante l’impiego degli oli essenziali, delle gemme, delle mucillaggini, ecc.; rientrano in questo gruppo piante come la calendula, la camomilla, la lavanda, la salvia, il pino, la malva, l’altea e tante altre.Il ricorso alle officinali in Italia in questi ultimi anni sta sempre più aumentando grazie anche ai positivi risultati di studi e ricerche condotte da aziende farmaceutiche, erboristiche, cosmetiche e alla sempre maggiore richiesta del consumatore di prodotti naturali.L’uso delle erbe e dei suoi derivati da parte dalla maggior parte delle persone è visto come una alternativa alle medicine di sintesi con la garanzia e la sicurezza di non incorrere in tutte le controindicazioni che si ritrovano in molti farmaci di derivazione sintetica.Per tanti le erbe possono essere utilizzate senza incorrere in nessun rischio di intossicazione.Tutto questo, però, non è sempre vero. Si debbono considerare le “erbe” come piante medicinali e perciò farmaci a tutti gli effetti. Sarebbe bene quindi cancellare il concetto di pianta medicinale uguale a naturale e, pertanto,priva di effetti collaterali.Certamente la natura mette a disposizione dell’uomo una grande ricchezza di prodotti dalle straordinarie proprietà terapeutiche alcune delle quali ancora insostituibili e tante ancora da scoprire. All’interno del mondo vegetale vi sono però piante tossiche e velenose. In molte zone a causa dell’inquinamento ambientale le piante assorbono sostanze nocive dall’aria incamerandole nei propri tessuti e se i vegetali non vengono controllati precedentemente l’impiego, possono diventare causa di intossicazioni.

Elenco piante officinali


IPERICO : sedativo della tosse, espettorante... anche per le forme asmatiche. Tonico e potente antidepressivo. Per uso esterno è utile fare massaggi per l'artrite, i reumatismi, la sciatalgia, infiammazioni cutanee, dermatiti, piaghe, couperose, irritazioni, ecc.
IPPOCASTANO: fragilità capillare, varici, emorroidi, gambe pesanti, couperose.
ISPAGHUL: stitichezza, spezza-fame
KARKADE' : aumenta le difese del sistema immunitario grazie al suo ricco contenuto di vitamina C e flavonoidi, regolarizza l'intestino e ostacola il progredire dell'osteoporosi e delle malattie reumatiche in genere. Favorisce l'espulsione delle tossine tramite reni e sudorazione.
LAMIO BIANCO: gotta, acido urico in eccesso, metrorragie, perdite bianche.
LAVANDA : irrequietezza, esaurimento nervoso, insonnia, emicrania, vertigini, isteria, conseguenze di paralisi, oliguria.
LATTUGA (virosa): la lattuga è un sedativo molto sicuro particolarmente utilizzato per i bambini ipereccitabili. E' utile per calmare la tosse.
LECITINA DI SOIA: ipercolesterolemia, aterosclerosi, fatica intellettuale.
LIEVITO DI BIRRA: stanchezza generale, convalescenza, prevenzione malattie invernali, cura della pelle.
LIMONE (scorza): antiflebopatico, raffreddori, emicranie, acidità di stomaco.
LIQUIRIZIA: ulcera gastrica, ipotensione.
LUPPOLO viene impiegato come sedativo, soprattutto sotto forma di estratto, in associazione ad altre droghe dalla medesima azione, contro stai di agitazione, ipereccitabilità, insonnia e stai di tensione anche associati a stress.
MAGGIORANA : coliche, flatulenza, disturbi digestivi e respiratori. E' un tonico calmante, aiuta ad alleviare l'ansia e gli spasmi di origine nervosa. Riduce la spinta sessuale. ( non utilizzare in gravidanza )MAIS: cistite, prostata, gotta, coliche nefritiche, cure dimagranti.
MALVA : bronchite, tosse, catarro, stitichezza, colite e spasmi intestinali.
MARRUBIO BIANCO: asma, bronchite, tosse, tracheite, palpitazioni.
MELILOTO: vampate di calore, menopausa, mestruazioni dolorose, varici, gambe pesanti.
MELISSA : azione sedativa, spasmolitica ed antibatterica, digestione difficile, disturbi gastrointestinali di origine nervosa, disturbi cardiaci, psico-vegetativi, emicranie, nervino, azione coleretica, malattie da raffreddamento, disturbi circolatori funzionali, palpitazioni nervose, emicranie, isteria, malinconia.
MENTA : digestione difficile, indigestione, mal di testa, astenia, colite spasmodica, fermentazione intestinale.
MIGLIO : è un cereale molto energetico grazie al suo elevato contenuto di vitamina A, proteine, e minerali che lo rendono utile per le donne in gravidanza o che allattano e per tutte le persone sottoposte a superlavoro fisico o intellettuale. E' utilizzato anche per migliorare la salute di unghie, capelli e pelle.
MILLEFOGLIO: (vedi ACHILLEA).
MIRTILLO (bacche): diarrea, disturbi visivi, colon irritabile, colite, spasmi intestinali, disturbi della microcircolazione.
MIRTILLO (foglie): varici, emorroidi, gambe pesanti, couperose, diabete (non insulino-dipendente).
MIRTO : le foglie hanno azione tonica, antisettica ed astringente. Utile per ulcere cutanee e problemi legati all'apparato gastro-intestinale.
NASTURZIO (CRESCIONE): contiene molti minerali come iodio, ferro, fosforo e vitamine come A, B1, B2, C ed E che lo rendono indispensabile per le malattie di tipo cronico. Ha anche azione diuretica, digestiva, mucolitica e "detossinante sanguigno".
OLIVELLO SPINOSO : grazie al suo elevato contenuto di vitamina C e flavonoidi aumenta notevolmente le difese immunitarie.
OLIVO : ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete.
OLMARIA: depurativo, diuretico, cellulite, edema, febbre, dolori articolari.
ORTICA : artrosi, unghie fragili, caduta dei capelli.
ORTOSIPHON : dolori fegato, calcoli biliari, gotta, coliche renali (nefritiche), cure dimagranti.
PAPAIA: digestione difficile, cellulite, cure dimagranti.
PAPAVERO : disturbi delle vie respiratorie, insonnia, nervosismo, ansia, palpitazioni, antidolorifico.
PAPPA REALE: astenia, immunodeficienza, ansia, convalescenza, senilità.
PARIETARIA : molto utile per tutti i disturbi renali come la nefrite, calcoli, coliche renali, cistiti ed edemi da ritenzione idrica (non assumere in caso di allergie come febbre da fieno ) .
PARTHENIA: emicranie.
PASSIFLORA : nevrastenie, distonie neurovegetative, insonnia, disturbi nervosi, stati d'ansia, disturbi gastrointestinali dovuti a nervosismo.
PERVINCA: vertigini, perdita di memoria, scarsa concentrazione, cattiva circolazione cerebrale.
PIANTAGGINE : asma, malattie respiratorie allergiche, tosse, bronchiti, rinite, faringite, laringite, sinusite, raffreddore da fieno.
PILOSELLA : edema, ipertensione, cure dimagranti.
PINO SILVESTRE: influenza, bronchite, sinusite, tosse, asma, tracheite.
POLLINE (dei fiori): astenia, stanchezza generale, surmenage psico-fisico, ipertrofia della prostata, invecchiamento (senilità).
POMPELMO: stitichezza (stipsi), cellulite, cure dimagranti, colite spasmodica.
PUNGITOPO: fragilità capillare, varici, gambe pesanti, emorroidi, edemi circolatori.
RABARBARO : stipsi, infiammazioni gastrointestinali, epatismo, debolezza generale.
RAVANELLO NERO: disturbi epatico-biliari, fegato pigro, insufficienza epatica, calcoli biliari, stipsi, digestione difficile (dispepsia), bronchite, sinusite, tosse secca.
RIBES NERO : ritenzione idrica, dolori reumatici, ipertensione, cure dimagranti.
ROSA CANINA : malattie virali, raffreddore, diarrea, affaticamento generale, convalescenza, tabagismo.
ROSMARINO : superlavoro fisico ed intellettuale, ipotensione, epatismo, insufficienza epatica, emicranie, disturbi cardiaci, nervosi, vertigini, sincopi, bronchite, tosse, crampo asmatico, dolori addominali.
ROSOLACCIO: (vedi PAPAVERO).RUSCO : problemi circolatori, cellulite, acne rosacea, vene varicose, emorroidi. ( non utilizzare in caso di pressione molto alta )
SALICE BIANCO: reumatismi, febbre, influenza, dolori articolari e muscolari, mal di schiena, artrosi.
SALSAPARIGLIA: reumatismi, dolori, febbre, menopausa (azione ormonale), psoriasi.
SALVIA : flatulenza, disturbi digestivi, dispepsia, aerofagia, disturbi mestruali.
SAMBUCO: stitichezza (stipsi), febbre, malattie virali, raffreddore, ritenzione idrica, edema.
SENNA : intestino pigro, stitichezza occasionale.
SPIREA ULMARIA : cellulite, ritenzione idrica, gambe gonfie, problemi linfatici, oliguria, artrite, gotta.SPIRULINA: stanchezza generale, astenia, convalescenza, cure dimagranti.
TARASSACO : cure disintossicanti, epatismo, insufficienza epatica, calcoli biliari, ipercolesterolemia, stipsi cronica.
TE' VERGINE : astenia, stanchezza generale, obesità.
TIGLIO : insufficienza epatica, calcoli biliari, disturbi coronarici.
TIMO : tosse convulsa, bronchite, affezioni e parassiti intestinali, diarrea, affezioni polmonari, stanchezza generale, herpes.
TRIFOGLIO: astenia, dermatosi, digestione difficile, spasmi gastrici, emicranie.
UVA URSINA : edema, albuminuria, cistite, uretrite, colibacillosi urinarie.
VALERIANA : agitazione, insonnia, ipereccitabilità fisica, disturbi della menopausa, coadiuvante nel trattamento dell'epilessia.
VERBASCO: bronchite, tosse, tracheite, infiammazioni della gola.
VINACCIA: cellulite, cure dimagranti.
VIOLA DEL PENSIERO: problemi di pelle, acne.
VISCHIO: pertosse, ipertensione.
VITE ROSSA: fragilità vascolare e capillare, varici, gambe pesanti, couperose.
ZENZERO: astenia, stanchezza generale, nausea, mal da viaggio, aerofagia, digestione difficile, impotenza sessuale.
YOHIMBE: impotenza sessuale vascolare.



ACHILLEA : spasmi delle vie digestive ed uterine, dismenorrea, amenorrea, disturbi della menopausa, disturbi della circolazione, varici, flebiti, emorroidi, gotta, reumatismi, stanchezza generale, nevrosi, perdite bianche.
AGLIO : ipertensione, aterosclerosi, bronchite cronica.
AGNOCASTO : vertigini, palpitazioni, dolori plesso solare, spasmi intestinali, insonnia.
AGRIMONIA : diarrea, asma, epatismo, albuminuria, emottisi, coliche renali e litiasi, obesità, diabete, stomatite, afte, piaghe, distorsioni, contusioni.
ALCHEMILLA : spasmi gastrici, congestione epatica, cefalea, affaticamento nervoso, reumatismi, debolezza muscolare, mestruazioni abbondanti, dismenorrea e leucorrea, enterite, arteriosclerosi, obesità, prurito vulvare.
ALFALFA (erba medica ): unghie e capelli deboli, astenia, stanchezza, anemia, spasmofilia.
ALGA MARINA : obesità dovuta a squilibrio ghiandolare, cellulite, ipotiroidismo, reumatismi, gotta, linfatismo e dermatosi.
ALOE FEROX : stipsi, derivativo nelle congestioni cerebrali e nelle cefalee ribelli.
AMAMELIDE: fragilità capillare, gambe pesanti, varici, emorroidi, disturbi circolatori della menopausa.
ANANAS : edemi, cellulite, ematomi.
ANGELICA: gonfiori intestinali, enteriti, epatismo, acidità di stomaco, atonia digestiva, emicrania nervosa, clorosi, colite.
ANICE STELLATO : digestione difficile (dispepsia), vomiti nervosi, gonfiori al ventre
ARANCIO : nervosismo, ansia, disturbi del sonno, palpitazioni, tachicardie, emicranie, tosse nervosa.
ARNICA MONTANA : pertosse, arteriosclerosi, contusioni, traumi muscolari ed ossei (tutti i generi).
ARTEMISIA : sindrome premestruale, mestrui irregolari, dolori addominali.
ARTIGLIO DEL DIAVOLO : dolori articolari, artrite, artrosi, reumatismi, gotta.
ASSENZIO ROMANO : problemi mestruali, amenorrea, leucorrea, gastriti, spasmi allo stomaco, epatismo, flatulenza.
ASPARAGO OFFICINALE : idropisia, dolori renali, cardiosedativo, ittero.
AVENA : diuretica, rinfrescante, emolliente, dietetica e vitaminica.
BACCELLO DI FAGIOLO: eccesso di peso, ritenzione idrica, edema.
BALLOTTA: ansia, stress, tosse, dolori gastrici e colitici.BAMBOOSIL: dolori articolari, unghie e capelli fragili, osteoporosi.
BARDANA: problemi di pelle, acne, dermatosi, eczema, psoriasi, fegato pigro, disintossicante.
BETULLA: uricemia, gotta, ritenzione idrica, calcoli urinari, edema.
BIANCOSPINO: ridotta funzionalità cardiaca, senso di compressione e oppressione nella regione cardiaca, cardiopatie associate alla senilità che non necessitano ancora di trattamento con digitalici e forme lievi di bradicardia, palpitazioni, ansietà, nervosismo, insonnia.
BOLDO: digestione difficile, epatismo, dispepsia, insufficienza epatica, calcoli biliari.
BORRAGINE: oliguria, febbri eruttive, affezioni delle vie respiratorie, pelle secca, rughe, smagliature.
CALENDULA : dolori mestruali, amenorrea, oliguria, congestione epatica, ulcera gastrica, verruche, ulcere cutanee, piaghe, foruncoli, ascessi, scottature, ustioni.
CAMOMILLA : ansia, nervosismo, insonnia, emicrania, digestione difficile, nausea, diarrea, infiammazioni intestinali, dolori mestruali, dolori articolari, parassiti intestinali. Blando sedativo, antiflogistico, spasmolitico, carminativo, antiulceroso, battericida, fungicida e stomachico. Per uso interno si utilizza soprattutto per la gastrite, la colite, l'enterite, il meteorismo, il nervosismo e disturbi mestruali.
CARBONE VEGETALE: meteorismo, flatulenza, digestione difficile, dolori intestinali, gas.
CARCIOFO : disturbi epato-biliari, emicrania digestiva, ipercolesterolemia, aterosclerosi, uricemia.
CARDIACA: ansia, nervosismo, stress, palpitazioni, tachicardia.CARDO MARIANO : insufficienza epatica, cirrosi epatica, epatite virale, intossicazioni alimentari, alcolismo, emorragie.
CAROTA: disturbi della vista, dermatosi, protezione della pelle, crescita bambini, abbronzatura.
CENTAUREA : disturbi epatici, dispepsia, debolezza generale, convalescenza, gotta, inappetenza, parassiti intestinali, dermatosi, febbre.
CENTELLA ASIATICA : varici, vene varicose, cicatrizzazioni difficili.
CILIEGIA: ipertensione in fase iniziale, insufficienza renale, edemi, gonfiori, cistite, colibacillosi, calcoli urinari.
CHINA (radice) è impiegata come amaro per stimolare l'appetito e favorire la secrezione dei succhi gastrici. Nella medicina popolare anche per stati influenzali, affaticamento generale e convalescenze.
CHRYSANTHELLUM A .: varici, gambe pesanti, disturbi della circolazione venosa, couperose.
CIPRESSO : emorroidi, varici, emorragie uterine, gambe pesanti.
COLA: astenia psicofisica, stanchezza, stress.
DAMIANA: Tonica e ricostituente del sistema nervoso, stimolante a livello psicosomatico, antidepressivo, testosterogenica, afrodisiaco, ricostituente sessuale utile nel trattamento dell'impotenza e dell'eiaculazione precoce, mestruazioni dolorose, irregolari e problemi ad esso legati come mal di testa, ritenzione idrica, ecc., antisettico urinario per chi soffre di cistite ed uretrite. Può risultare lassativo nel caso in cui la stipsi sia dovuta a scarso tono muscolare delle viscere.
ECHINACEA : malattie virali, febbre, mal di gola, prevenzione malattie invernali, convalescenza, ferite, scottature.
EDERA TERRESTRE: bronchite, raffreddore, tosse.
EFEDRA: asma, bronchite, raffreddore da fieno, rinite, sinusite, obesità.
ELEUTEROCOCCO : stanchezza, debolezza, ridotta capacità di rendimento e di concentrazione, convalescenza, stress, astenia psicofisica.
ELICRISIO: è un ottimo sedativo della tosse, si può usare anche in caso di bronchite acuta e cronica.
ENOTERA: disturbi premestruali, irritabilità, dolori di pancia, mal di testa, rughe, smagliature, rigenerazione della pelle.
EQUISETO : dolori articolari, tendinite, rimineralizzazione ossea.
ERICA: cistite, uretrite, edema, albuminuria, colibacillosi urinarie.
ERIGERO: reumatismi, edema, dolori articolari.
ESCHOLTZIA : ansia, depressione, nervosismo, insonnia, mal di testa, psoriasi, orticaria, prurito.
EUCALIPTO : raffreddore, influenza, bronchite, sinusite, tracheite, diabete (non insulino-dipendente).
EUFRASIA : corizza, congiuntivite, blefarite, cheratite, faringite, stomatite.
EUPATORIO: influenza, raffreddore, malattie virali, febbre, rinofaringiti, stipsi, fegato pigro, affaticamento generale, ipercolesterolemia.
FALLAX ALPINA : stipsi spasmodica, insufficienza biliare, emorroidi e disturbi circolatori.
FIENO GRECO : ipertensione, acne, diabete, sviluppo muscolare.
FICUS CARICA : stipsi, tosse secca e bronchite, infiammazioni ed ascessi gengivali.
FINOCCHIO : colite, dispepsia, gonfiori addominali, gas (meteorismo, aerofagia), scarsa montata lattea.FIORDALISO : tonico amaro e stimolante digestivo, migliora le funzionalità epatiche e la resistenza alle infezioni. Il decotto si usa per i disturbi reumatici.
FUCUS VESICULOSOS (KELP ): Contiene molto iodio ed è quindi indicato per chi soffre di ipotiroidismo e per problemi di sovrappeso ed obesità legati alla ghiandola tiroidea. E' inoltre, un ottimo rimedio per la patologia reumatica. ( ATTENZIONE! mai in gravidanza, durante l'allattamento o a persone che soffrono di ipertiroidismo )
FRANGOLA: insufficienza epatica, stitichezza.
FRASSINO: artrite, artrosi, dolori articolari, gotta.
FUMARIA: dispepsia, stipsi, calcoli biliari.
GALEGA : molto utilizzata per i diabetici, infatti può ridurre notevolmente il livello di zuccheri nel sangue. E' usata anche come diuretico e galattagogo.
GENZIANA : tonico digestivo, migliora la funzionalità dello stomaco, della cistifellea e del fegato. E' utile per tutti i problemi legati alla cattiva e lenta digestione, risolve l'aerofagia e la scarsità d'appetito migliorando l'assorbimento dei valori nutritivi dei cibi in particolare del ferro e della vitamina B12
GERME DI GRANO: azione preventiva su senescenza, aterosclerosi, arterite.
GINEPRO : (bacche) stanchezza generale, affezioni delle vie urinarie, fermentazioni intestinali, reumatismi, artritismo, pesantezza alla testa e problemi legati al ciclo mestruale.
GINKO BILOBA : disturbi circolatori cerebrali e periferici.
GINSENG : tonico ed adattogeno, migliora il fisico a d adattarsi alle situazioni della vita come stress, freddo, stanchezza, variazioni forti di clima, temperatura, orario, ecc.
GIRASOLE SEMI : i semi di girasole sono rimineralizzanti, vitaminici, proteici possono dunque risultare utili in caso di debolezza, per i bambini in fase di crescita, per gli anziani, per le donne incinta e per gli anemici. Può essere utile anche per tutti i problemi causati da ansia e nervosismo come mal di testa. Molto utilizzata anche per prevenire l'ingrossamento della prostata (contiene molto zinco). Decongestiona in caso di mal di gola tosse e catarro.
GLUCOMANNANO: stitichezza, spezza-fame.
GRAMIGNA : cistite, calcoli urinari, edema, infezioni e infiammazioni vie urinarie.
GUARANA': stanchezza psicofisica, astenia, convalescenza, obesità.
GUGUL: ipercolesterolemia, aterosclerosi, trigliceridi

Fiori di Bach


RESCUE REMEDY

Il rimedio di emergenza, chiamato Rescue Remedy, inoltre, è una miscela di cinque fiori, che sarebbe utile in occasioni di fortissimi stress psico-fisici, esperienze forti, situazioni di improvvisa e grande tensione, crisi di consapevolezza o di panico. Oltre che per bocca, questo rimedio può essere applicato (in caso di svenimenti, ad esempio) anche sulle tempie o sui polsi. Consiste in una miscela di:· Star of Bethlehem contro lo shock improvviso;· Rock Rose (Eliantemo) contro il panico o il terrore;· Impatiens (Balsamina) per riportare la calma; · Clematis (Vitalba) contro la tendenza a cedere, la sensazione di allontanamento appena prima di svenire;· Cherry Plum (Prugno) contro la paura di perdere il controllo, di andar fuori di testa.Al Rescue Remedy tradizionale si possono aggiungere, all'occasione, alcuni fiori.Per esempio:· Elm (Olmo inglese) quando il fisico non si riprende (svenimenti);· Walnut (Noce) per adattarsi a situazioni che mettono a disagio ma nelle quali bisogna stare per forza;· Sweet Chestnut (Castagno dolce) in caso di un lutto, di una perdita;· Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani) per chi ha problemi con i viaggi in generale (paura di volare, mal d'auto ecc..)

Fiori di Bach


I 38 FIORI DI BACH

I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti "12 guaritori", che il medico gallese iniziò prontamente a sperimentare sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco tempo dopo: Bach si spense il giorno dopo aver scoperto il trentottesimo rimedio floreale e averlo sistematizzato accanto agli altri. La classificazione comprende:·"12 guaritori":Agrimony (Agrimonia) per chi nasconde ansia e tormento dietro gaiezza e cortesia;Centaury (Centaurea minore) per chi, debole e ansioso di piacere, viene sfruttato dagli altri;Chicory (Cicoria) per chi è possessivo e si ricatta gli altri perché stiano con lui;Rock Rose (Eliantemo) per chi è preso da grande paura e panico;Gentiam (Genzianella autunnale) per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime per motivi sconosciuti.Mimulus (Mimolo giallo) per chi ha paura delle cose del mondo;Impatiens (Balsamina) per chi è impaziente e non sopporta interferenze nel suo ritmo;Cerato (Piombaggine) per chi non ha fiducia in sè e chiede continuamente consiglio;Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani) per chi è indeciso tra due vie e si abbandonaall'insicurezza;Vervain (Verbena) per chi si lascia trasportare troppo dall'entusiasmo e dal fanatismo;Water Violet (Violetta d'acqua) per chi è orgoglioso e ama stare da solo;Clematis (Vitalba) per chi sogna ad occhi aperti, è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.·"7 aiuti":Rock Water (acqua di roccia) per chi si autoreprime e finge rigidità morale per essere d'esempio;Wild Oat (Forasacco o Avena selvatica) per chi è scontento o insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;Heather (Brugo o Erica) per chi odia la solitudine e attacca bottone usando gli altri;Gorse (Ginestrone) per chi prova grande disperazione e si sente senza speranza;Olive (Olivo) per chi è completamente esausto a causa dello stress o della fatica mentale;Oak (Quercia) per chi lotta contro le difficoltà ma senza la speranza di farcela.Vine (Vite) per chi prova desiderio e ambizione di dominare inflessibilmente sugli altri. ·"19 assistenti":Holly (Agrifoglio) per chi ha sfiducia nel prossimo, prova invidia e odio;Honeysuckle (Caprifoglio) per chi si rifugia nella nostalgia del passato, ricordando solo le cose belle;Hornbeam (Carpino bianco) per chi si sente stanco, debole, e dubita delle sue capacità di fronte ad unproblema;White Chestnut (Ippocastano bianco) per chi ha pensieri e preoccupazioni costanti e indesiderati;Sweet Chestnut (Castagno dolce) per chi prova un'angoscia estrema, una disperazione con coraggio,però, che non tende al suicidio;Red Chestnut (Ippocastano rosso) per chi prova apprensione per gli altri e si aspetta sempre il peggio;Beech (Faggio) per chi è intollerante, polemico e arrogante;Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco) per chi ripete sempre gli stessi errori e non vuolecrescere;Larch (Larice) per chi ha paura di fallire ed è affetto da complessi di inferiorità;Crab Apple (Melo selvatico) per chi si sente sporco, nel corpo o nella mente;Cherry Plum (Prugno) per chi ha paura di perdere la ragione;Walnut (Noce) per chi deve affrontare grandi cambiamenti (es. pubertà, menopausa, vecchiaia); Elm (Olmo inglese) per chi si sente momentaneamente sommerso di responsabilità;Pine (Pino silvestre) per chi tende a caricare su di sè anche le colpe altrui;Aspen (Pioppo) per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza motivo;Wild Rose (Rosa canina) per chi si abbandona alla rassegnazione e all'apatia;Willow (Salice giallo) per chi prova amarezza e risentimento;Mustard (Senape selvatica) per chi è ammalato di depressione, anche passeggera;Star of Bethlehem per chi ha provato ogni tipo di shock o dolore fisico, mentale ed emotivo.

Fiori di Bach


PREPARAZIONE

Preparare i fiori di Bach è relativamente semplice, e il metodo con cui oggi si estraggono le essenze dai fiori è ancora quello tramandato da Bach stesso. Ci sono due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi. Quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo sistema, mentre i diciannove assistenti con il secondo. Il primo metodo, quello del sole è molto semplice. Intanto è necessario lavorare in una giornata calda e soleggiata, ovviamente nel periodo di fioritura della pianta che vi interessa. I fiori vanno raccolti sul posto, senza essere toccati con le mani, e non devono essere bagnati dalla rugiada. Recidendoli con delle forbici, si fanno cadere i boccioli in un recipiente di vetro fine da 300 ml, riempito di acqua pura, avendo cura di non immergerli completamente, ma solo per metà, e di coprire con essi la superficie della bacinella. Quindi si lasciano marcire al sole per 5/6 ore (in Italia, dove il sole è più caldo rispetto al Galles, ne bastano 4); in questo modo il sole trasferirebbe la vibrazione propria del fiore all'acqua sottostante. Terminato tale periodo, si filtra l'acqua colorata dai fiori con un filtro di carta in una bottiglia da 1 l., e si allunga con una pari dose di cognac (o brandy). Questo composto è chiamato tintura madre dei Fiori di Bach. Per quanto riguarda Rock Water, il procedimento è un po' differente. Trattandosi infatti di semplice acqua di una fonte rocciosa, basta raccogliere quest'acqua nel solito contenitore (senza toccarla con le mani), lasciarla per quattro ore al sole e poi allungarla con il cognac, come prima descritto. Il secondo metodo, invece, è più veloce. Raccolti i fiori con la stessa metodologia, si portano a casa, dove dovranno essere posti in una pentola di metallo porcellanato, all'incirca nella stessa quantità del primo metodo ma con più acqua, 1,5 l. Lasciati bollire sul fornello a gas per circa 30 minuti, si lascerà raffreddare la tintura così ottenuta, aggiungendo poi all'acqua filtrata lo stesso quantitativo di cognac o brandy. Commercializzazione e uso In commercio solitamente si trovano le boccette con la tintura madre del fiore da 7,5ml, 10ml o 20ml. A partire da queste si otterrà la bottiglia da assumere quotidianamente. Per farlo basta prendere una boccetta da 30ml (preferibilmente dotata di contagocce) che si riempirà per due terzi di acqua e per un terzo di brandy, cognac o aceto di mele (sostanze che hanno la funzione di conservare e di stabilizzare la diluizione). A questo preparato si andranno ad aggiungere due gocce per ogni fiore che si desidera utilizzare. Bach sconsigliava di andare oltre i sette fiori per boccetta, ma esistono anche terapisti che prescrivono quantità più ingenti, fino ad un massimo di dodici fiori per diluizione. Si assumeranno quotidianamente quattro gocce, in quattro momenti della giornata: quattro gocce al mattino a stomaco vuoto, quattro a metà mattina (almeno mezz'ora prima del pranzo), quattro nel pomeriggio e quattro prima di coricarsi. Non è necessario che gli orari siano sempre gli stessi, anche se quest'ultima ipotesi è consigliata (soprattutto per quanto riguarda la prima e l'ultima assunzione). I fiori possono essere tenuti sotto la lingua qualche secondo oppure deglutiti direttamente; non contenendo, infatti, alcun principio attivo chimico, non è necessario che il fiore entri nella circolazione sanguigna per essere efficace. I fiori, sia le tinture che le diluizioni, vanno tenuti assolutamente lontani almeno un metro da fonti di campi elettromagnetici e microonde, anche se spenti (cellulari, computer, forni a microonde, radiosveglie); questo tipo di onde, infatti, disturberebbero la vibrazione propria del fiore, rendendolo inutile.

mercoledì 6 giugno 2007

I FIORI DI BACH


I FIORI DI BACH

I fiori di Bach sono una cura alternativa basata sulla floriterapia ("terapia con i fiori"), ideata dal medico gallese Edward Bach. Secondo il pensiero di Bach, la floriterapia deve essere semplice e accessibile a tutti, in quanto tutti potrebbero sviluppare la sensibilità necessaria per effettuare da soli l’auto-diagnosi e l’auto-pratica. Inoltre la cura dovrebbe, secondo Bach, avere carattere preventivo ed essere senza effetti collaterali. Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero i sintomi fisici. Il singolo fiore curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe quello che viene chiamato "fiume di energia", originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo dell’energia, corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo dell'anima. Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 "tipi comportamentali" di base, ai quali corrisponderebbero 37 fiori e un’acqua di fonte, la cui energia sarebbe in grado di curare l’organismo per riportarlo in armonia; in tal modo i sintomi tenderebbero a regredire. I rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero infatti nell’acqua, se opportunamente trattati, la loro "energia" o "memoria". Bach consigliava di cogliere i fiori al massimo della fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato; il fiore, che non doveva essere intaccato da alcunché, veniva deposto in una ciotola d’acqua pura e veniva trattato secondo uno dei due metodi riportati nelle opere del medico gallese. Il concetto "memoria dell'acqua",però, non è mai stato dimostrato sperimentalmente e non è riconosciuto dalla scienza

LA FITOTERAPIA


LA FITOTERAPIA

La fitoterapia (a volte anche impropriamente definita fitomedicina) è, in senso generale, quella pratica medica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empiria, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina. Dal punto di vista terminologico, limitandosi alla Unione Europea, solo da pochi anni, e limitatamente alla Gran Bretagna, esiste una categoria professionale istituzionalizzata di fitoterapeuti, con percorso formatico universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non è una branca riconosciuta delle biomedicina. Il termine viene dal greco phyton (pianta) e terapeia (cura).
La fitoterapia è considerata una
medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolaresi serve di queste sostanze da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.

PRICIPI ATTIVI
Le piante sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose. Nella loro evoluzione esse hanno sviluppato innumerevoli metaboliti secondari che svolgono per la pianta varie funzioni ecologiche (repellenza, difesa dagli erbivori, lotta contro altre specie vegetali per il controllo delle risorse, difesa dai parassiti, attrazione degli impollinatori, ecc.). Questi stessi metaboliti secondari hanno mostrato importanti attività farmacologiche nell'uomo. Ecco una lista esemplificativa dei vari principi attivi:
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fenoli semplici
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polifenoli - tannini e flavonoidi
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glicosidi (fenilpropanoidi, antrachinoni, glucosinolati, iridoidi, glicosidi cianogeniche)
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terpeni
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terpenoidi e saponine (fitosteroli, glicosidi cardioattive, triterpeni)
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olii essenziali e resine
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alcamidi
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alcaloidi
Le attività che questi metaboliti possono esercitare sulla fisiologia umana sono molteplici e sarebbe impossibile riassumerle brevemente, tuttavia una lista sommaria comprenderebbe:
- sostanze
tossiche
- sostanze con attività
ormonoregolatrici
- sostanze ad attività antimicrobica
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battericidi
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virostatici
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fungicidi
- sostanze
lassative
- sostanze
antinfiammatorie
- sostanze attive sul sistema nervoso centrale e periferico
- sostanze antiossidanti
Le moderne preparazioni fitoterapiche (fitorimedi) sono ottenute a partire dal materiale vegetale, sia fresco che essiccato, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse: se il solvente è l'etanolo in percentuali diverse si parla di estratti idroalcolici, solitamente chiamati
tinture (o estratti fluidi; se il solvente è l'acqua si parla di infusi, decotti o macerati a freddo; se il solventeè un olio grasso si parla di oleoliti; l'estrazione con solventi diversi e non alimentari (esano, cloroformio, ecc.), che vengono poi eliminati, permette la preparazione di estratti molli e secchi. Alcune preparazioni sono costituite da estratti di singole piante, altri da combinazione di estratti da diverse piante. In particolare in alcuni paesi i fototerapeuti hanno la possibilità di preparare miscele estemporanee di diversi estratti per individualizzare la prescrizione. Le preparazioni in libera vendita devono sottostare a vari standard di tipo qualitativo, mentre gli standard di efficacia e tossicologici vengono applicati (nella UE) solo a quei preparati ai quali venga riconosciuto lo status di farmaci vegetali (herbal medicines). Per i preparati che non rientrano in questa categoria valgono le regolementazioni dei singoli stati membri.

PERICOLI
L'uso di piante e dei loro derivati può essere utile nella terapia, ma spesso si verifica uno sfruttamento promozionale di piante ed erbe delle quali si vantano proprietà terapeutiche non documentate e delle quali talvolta si ignorano i possibili pericoli. La carenza di una ferrea regolamentazione, frenata anche da interessi commerciali, contribuisce alla confusione. L'equazione "naturale = benefico" è infatti spesso un semplice tranello atto ad abusare della credulità di alcune persone: anche i virus, difatti, sono naturali, come pure i
funghi velenosi o la cicuta con cui Socrate si suicidò. Anche le interazioni con i farmaci tradizionali devono essere valutate con attenzione così come gli effetti collaterali.

PREMESSE FITOTERAPICHE
La fitoterapia esclude l'autoprescrizione e richiede quindi competenza e serietà, oltre a facoltà diagnostiche e terapeutiche di altri rami:
- ottime conoscenze su indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali di fitorimedi
- ottime conoscenze sulla ricettazione di fitorimedi (norme, convenzioni, abbreviazioni,

combinazioni, dosaggi) e conoscenza di prodotti reperibili
- ottima collaborazione con un farmacista che si dedica ai fitorimedi
- buone conoscenze di galenica (preparazioni di piante e loro parti in rimedi galenici)
- almeno minime conoscenze di erboristeria (piante, la loro crescità, coltivazione, raccolta,

elaborazione e conservazione)

FITOTERAPIA POPOLARE
La fitoterapia popolare ha resistito contro una forte concorrenza di medicina convenzionale (accademica), integrando le recenti conoscenze mediche. Tratta anzitutto malattie e disturbi banali.
L'applicazione pratica di una disciplina medica non convenzionale che si serve delle piante e dei loro derivati per scopi medico-terapeutici può comprendere le seguenti discipline:
RICETTAZIONE
Capacità di stilare una ricetta formalmente corretta a seguito di una corretta diagnosi e per una determinata e assicurata patologia di un determinato paziente.

GALENICA POPOLARE
L'arte di preparare
fitorimedi, l'antica disciplina dei farmacisti o speziali, si chiama Galenica (dal nome del medico dell'antichità Galenus). Non è necessario avere delle attrezzature speciali per svolgere questo mestiere, basta una cucina ben attrezzata. Per contro bisogna possedere delle solide conoscenze culinarie ed erboristiche.
ERBORISTERIA
L'
erboristeria è la capacità di identificare, raccogliere e conservare le piante medicinali. Ai tempi questo era il mestiere dell'erborista. Oggi le poche piante ancora usate come medicamenti grezzi vengono coltivati da contadini specializzati. Raccogliere piante selvatiche con scopi farmaceutici richiede buone conoscenze botaniche ed ecologiche.

 
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