sabato 26 maggio 2007

J 213 (1860)

Se la Campanula
si slacciasse il corsetto
Per il Bombo innamorato
Il Bombo la Campanula adorerebbe
Tanto quanto prima?
Se il "Paradiso" - persuaso -
Concedesse il suo fossato di perla
-L'Eden sarebbe un Eden,
O il Conte - un Conte?





di Emily Bronte

Amore e amicizia


Amore è come una rosacanina,
Amicizia è un agrifoglio
-È bruno l'agrifoglio
quando la rosa è in boccio
ma chi dei due verdeggerà più a lungo?
La rosa selvaggia è dolce in primavera,
i suoi fiori profumano l'estate,
ma aspetta che l'inverno ricompaiae
chi loderà la bellezza del rovo?
Sdegna la fatua corona di rose
e vestiti di lucido agrifoglio,
perché Dicembre che sfiora la tua fronte
ti lasci ancora una verde ghirlanda.


di Emily Bronte

giovedì 24 maggio 2007

Eterno


Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla .

Ungaretti

Donna completa



Donna completa, mela carnale,
luna calda,denso aroma d'alghe,
fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne?
Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi?
Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.
Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra.
di Pablo Neruda

Il gelsomino notturno

E s'aprono i fiori notturni,

nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
e farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
G.Pascoli

La pioggia nel pineto



Taci.

Su le soglie del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono,
e il mirto
altro suono,
e il ginepro
altro ancora,
stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono
come le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome Ermione.
Ascolta, Ascolta.
L'accordo delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo si fa
sotto il pianto che cresce;
ma un canto vi si mesce più roco
che di laggiù sale,dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne.
Sola una nota ancor trema,
si spegne,risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare l'argentea pioggia che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda più folta, men folta.
Ascolta.La figlia dell'aria è muta:
ma la figlia del limo lontana,
la rana,canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere;
non bianca ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi
fresca aulente,
il cuor nel petto è come pesca intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude ci allaccia
i malleoli c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove
su i nostri volti silvani,
piove
su le nostre mani ignude,
su i nostri vestimenti leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude novella,
su la favola bella
che ieri m'illuse,
che oggi t'illude,
o Ermione.


Gabriele D'Annunzio

Da "Waste Land"

Qui noi giriamo attorno al fico d'India

Fico d'India fico d'India
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
Alle cinque del mattino.
Fra l'idea
E la realtà
Fra il movimento
E l'atto
Cade l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Fra la concezione
E la creazione
Fra l'emozione
E la responsione
Cade l'Ombra.
La vita è molto lunga
Fra il desiderio
E lo spasmo
Fra la potenza
E l'esistenza
Fra l'essenza
E la discendenza
Cade l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Perché Tuo è La vita è Perché Tuo è il...
E' questo il modo in cui finisce il mondo
E' questo il modo in cui finisce il mondo
E' questo il modo in cui finisce il mondo
Non già con uno schianto ma con un lamento

T.S.Eliot

PIANTO ANTICO

L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fior
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior.
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol più ti rallegra
Né ti risveglia amor.

Giosuè Carducci

 
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