Ragaaaaaazzi
Allora?!che fine avete fatto?tutti hanno abbandonato il nostro povero blog?!?
Spero che stiate tutti bene, fatevi sentire!
ciao
L'orto botanico di Pavia è un luogo pieno di sorprese...
Allora?!che fine avete fatto?tutti hanno abbandonato il nostro povero blog?!?
Spero che stiate tutti bene, fatevi sentire!
ciao
Pubblicato da valina alle 06:35 9 commenti
Ciao cari,
mi raccomando,non dimenticatevi del blog,usiamolo per comunicare tra noi,ora che saremo lontani...
Un bacio a tutti
elisa
Pubblicato da elisa alle 02:43 2 commenti
Etichette: Varie ed eventuali...
Siamo i miglioriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti a tutti per l'eccelente,superbo,startosferico lavoro...vi adoro!
elisa
Pubblicato da elisa alle 06:26 2 commenti
Etichette: Varie ed eventuali...
"Un giorno è lungo ed un anno
è lungo da morire.
Ripenso a quello che mi hai scritto
e ho tanto freddo dentro il cuore.
«Va tutto bene,
ti penso sempre
e spero di tornare.
Un giorno o l'altro
questa fortuna
dovrà decidersi e arrivare».
Amore,
ritorna,
le colline sono in fiore
ed io,
amore,
sto morendo di dolore.
Amore,
ritorna,
non importa, non fa niente
se tu
non sei
diventato più importante...
Perché sei
importante per me."
Pubblicato da valina alle 05:45 0 commenti
Etichette: fiori in musica
"Viens, Mallika, les lianes en fleurs
Jettent déjà leur ombre
Sur le ruisseau sacré qui coule,calme et sombre,
Eveillé par le chant des oiseaux tapageurs."
Pubblicato da Fede alle 05:24 4 commenti
Etichette: fiori in musica, video
Qui sotto il video della coreografia del celebre "Valzer dei Fiori" di Tschaikowskij,
parte del balletto "Lo Schiaccianoci".
Pubblicato da Fede alle 04:59 0 commenti
Etichette: fiori in musica, video
Pubblicato da valina alle 04:49 0 commenti
Etichette: video
"Su un campo di grano che dirvi non so,
un dì Paperina col babbo passò
e vide degli alti papaveri al sole brillar...
e lì s'incanto'.
La papera al papero chiese
"Papà, pappare i papaveri, come si fa?"
"Non puoi tu pappare i papaveri" disse Papà.
E aggiunse poi, beccando l'insalata:
"Che cosa ci vuoi far, così e' la vita..."
"Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far..."
Vicino a un ruscello che dirvi non so,
un giorno un papavero in acqua guardò,
e vide una piccola papera bionda giocar...
e lì s'incantò.
Papavero disse alla mamma:
"Mamma', pigliare una papera, come si fa?"
"Non puoi tu pigliare una papera", disse Mamma'.
"Se tu da lei ti lasci impaperare,
il mondo intero non potrà più dire..."
E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò
Papavero attese la Papera al chiaro lunar...
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò:
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n'e' andato,
lasciando Paperina impaperata..."
Pubblicato da valina alle 03:48 0 commenti
Etichette: fiori in musica
"Se segui la mia mente se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie
ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti
le anime non hanno sesso né sono mie
Non non temere tu non sarai preda dei venti
ma perché non mi dai la tua mano perché
potremmo correre sulla collina
e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è
E dando un calcio ad un sasso
residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù
e noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più un volto né più un'età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto e più in là
ora figli dell'immensità."
Pubblicato da valina alle 03:31 0 commenti
Etichette: fiori in musica
"Just like a spy through smoke and lights
I escaped through the back door of the world
and I saw things getting smaller
fear as well as temptation.
Now everything is reflection as I make my way through this labyrinth
and my sense of direction
is lost like the sound of my steps
is lost like the sound of my steps.
Scent of dried flowers and I'm walking through the fog
walking through the fog"
Pubblicato da valina alle 03:24 0 commenti
Etichette: fiori in musica
"Cerco un po' d'Africa in giardino,
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è..."
Pubblicato da valina alle 03:19 0 commenti
Etichette: fiori in musica
"I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori"
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri."
Pubblicato da valina alle 03:03 0 commenti
Etichette: fiori in musica, video
"Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai "
Pubblicato da valina alle 02:50 0 commenti
Etichette: fiori in musica
Pubblicato da ILARIA alle 02:48 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
ciao a tutti!!!
Dopo avere visto tutte queste bellezze della natura, avere letto versi poetici antichi e armoniosi, avere ascoltato della musica piacevole e rilassante......non vi viene voglia di andare subito in giardino a cominciare a zappare e coltivare i fiori e le piante che più vi hanno attratto per i loro colori, la loro maestosità e ... perchè no, la loro "fantasia"??!
e allora, soprattutto per chi vive in città, dove è ben difficile avere un bel pezzetto di erba verde da curare, ma anche per chi vuole giocare un po', provate a diventare un "Virtual Gardener", e ..... divertitevi!!!! Potrete creare ogni volta che entrate un giardino diverso e sempre più pazzo!!
Non mi resta che augurarvi buon divertimento!!!
Pubblicato da Laura alle 02:37 0 commenti
Etichette: Virtual Gardener
Pubblicato da ILARIA alle 02:19 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Pubblicato da ILARIA alle 02:09 25 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Pubblicato da ILARIA alle 01:59 0 commenti
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Pubblicato da ILARIA alle 01:58 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Pubblicato da ILARIA alle 01:57 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Ascoltate Pasolini leggere il suo capolavoro poetico:
Poesia in forma di rosa...
Pubblicato da elisa alle 07:55 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Conosci tu il paese
dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendo
arance d'oro.
Un vento lieve spira
dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto,
sereno l'alloro.
Lo conosci tu bene?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te,
o mio amato, andare!
di Goethe
Pubblicato da elisa alle 06:12 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Breve notte
-un fiore scarlatto
sulla cima della vite.
Nirvana di Buddha,
al di là dei fiori
e del denaro.
Che mondo,
dove i fiori di loto
vengono arati
e trasformati in campo
ISSA (1763-1827)
Pubblicato da elisa alle 01:39 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null'altro allegra arbor né fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti.
Anco ti vidi
De' tuoi steli abbellir l'erme contrade
Che cingon la cittade
La qual fu donna de' mortali un tempo,
E del perduto impero
Par che col grave e taciturno aspetto
Faccian fede e ricordo al passeggero.
Or ti riveggo in questo suol, di tristi
Lochi e dal mondo abbandonati amante,
E d'afflitte fortune ognor compagna.
(...)
E piegherai
Sotto il fascio mortal non renitente
Il tuo capo innocente:
Ma non piegato insino allora indarno
Codardamente supplicando innanzi
Al futuro oppressor; ma non eretto
Con forsennato orgoglio inver le stelle,
Né sul deserto, dove
E la sede e i natali
Non per voler ma per fortuna avesti;
Ma più saggia, ma tanto
Meno inferma dell'uom, quanto le frali
Tue stirpi non credesti
O dal fato o da te fatte immortali.
di Giacomo Leopardi
Pubblicato da elisa alle 01:35 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria
che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri l
a nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano
e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente
ci metta nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana
che si allontana qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca
e ci riporta il tempo nelle città rurnorose
dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.
di Eugenio Montale
Lemon tree-Fools Garden
Pubblicato da elisa alle 01:25 0 commenti
Etichette: fiori in musica, Il giardino dei poeti
Nella sabbia
vuota conchiglia
forse vi abita
un piccolo genio
gabbiani indifferenti
attendono l'alba
sugli scogli
(minuscole isole)
arabeschi magici
sull'acqua color cobalto
appaiono
per il riflettersi della pineta
ma il mare
non fa eco
al canto degli uccelli
che abitano i pini
l'agave
non sa
che fiorire vuol dir morire .
di Gianni Fassina
Pubblicato da elisa alle 01:21 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
V.
L'acqua sorgiva fra i tuoi neri cigli
fecesi occhio che vede e che sorride;
fecesi chioma su la tua cervice
il crespo capelvenere.
Fatto sei di segreto e di freschezza.
Fatte son di làtice
fluido e d'umide fibre le tue membra.
Il tuo spirto, dal fonte come il salice
ma senza l'amarezza
nato, le amiche naiadi rimembra;
tutte le polle sembra
trarre per le invisibili sue stirpi.
E se gli occhi tuoi cesii han neri cigli,
ha neri gambi il verde capelvenere.
Converse le tue canne sono in chiarivetri,
onde lenti i suonistillano come gocce da clessidre.
S'appressano i colúbri maculosi,
gli aspidi i cencri e gli angui
e le ceraste e le verdissime idre.
Taciti, senza spire,eretti i serpi bevono l'incanto.
Sol le bífide lingue a quando a quando
tremano come trema il capelvenere.
Sino ai ginocchi immerso
nella cupalinfa, alla venenata
greggia tu moduli il tuo lento carme.
Par che da' piedi tuoi torta sia nata
radice e di natura
erbida par ti sien fatte le gambe.
Ma il fior della tua carne
suso come il nénufaro s'ingiglia.
E se gli occhi tuoi cesii han nere ciglia,
neri ha gli steli il verde capelvenere.
(...)
di D'Annunzio
Pubblicato da elisa alle 01:12 1 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Oh, girasole, affaticato dal tempo!
Tu che conti i passi del sole,
bramando anche tu
quel luogo dorato
in cui il pellegrino
conclude il suo viaggio.
In cui il giovane
che si strugge nel desiderio
e la vergine esangue
nel suo sudario di neve
sorgono dalle loro tombe
e aspirano al luogo
in cui, mio girasole, vorresti andare!
di William Blake
Girasole - Giorgia
Pubblicato da elisa alle 01:12 0 commenti
Etichette: fiori in musica, Il giardino dei poeti
Il profumo ricorda
la notte senza stelle,
il colore, nessun colore.
Non farfalle, né api
si posano sui petali
villosi come ragni.
Sboccia improvvisa, tale
all’odio e la sua bellezza
promana sgomento.
Un abisso è il terreno
dove poggia, un filo spinato
lo stelo che la sorregge.
Le foglie sono di carne viva,
la rugiada, che su di lei
si posa, sono lacrime amare
perché il dolore, fecondo nutrimento,
l’accresce, laddove la speranza
con le radici da piovra annienta.
Non sappiamo dov’è, forse
all’interno di noi e prima o poi
sboccerà come un malvagio fiore.
di Pierluigi Pulone
Pubblicato da elisa alle 01:10 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Pubblicato da elisa alle 06:48 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Pubblicato da elisa alle 06:38 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Che i fiori e la natura rappresentino molto più di quello che sono è cosa risaputa e fortemente radicata nella musica operistica: ricordiamo fra tutte la vicenda di "Traviata" anche detta "La signora delle Camelie"- romanzo di A.Dumas figlio, dal quale è tratta la vicenda verdiana e il bellissimo duetto dei fiori dall'opera Lakmè di L.Delibes; sinfonica: come dimenticare il Valzer dei Fiori di Tschaikowskij o e stagioni di Vivaldi o Haydn o "la Mèr" di Debussy? Ma anche nella musica popolare, specialmente in quella della tradizione Napoletana. Molto toccante è la canzone "Era de Maggio", dove l'innamorato promette di tornare "quando tornano le rose, se questo fiore torna a Maggio, allora anche io tornerò a Maggio", la prima strofa in napoletano suona così:
"Era de maggio e te cadéano 'nzino,
a schiocche a schiocche, li ccerase rosse...
Fresca era ll'aria...e tutto lu ciardino
addurava de rose a ciento passe...
Era de maggio, io no, nun mme ne scordo,
na canzone cantávamo a doje voce...
Cchiù tiempo passa e cchiù mme n'allicordo,
fresca era ll'aria e la canzona doce...
E diceva: "Core, core!
core mio, luntano vaje,
tu mme lasse, io conto ll'ore...
chisà quanno turnarraje!"
Rispunnev'io: "Turnarraggio
quanno tornano li rrose...
si stu sciore torna a maggio,
pure a maggio io stóngo ccá...
Si stu sciore torna a maggio,
pure a maggio io stóngo ccá."
Pubblicato da Fede alle 15:20 0 commenti
Etichette: fiori in musica
"Ricordo il giorno del mio matrimonio, l'abito bianco di seta ed organza,
nessuno sposo impaziente all'altare, soltanto un prete in vistoso imbarazzo."
Pubblicato da valina alle 03:26 1 commenti
Etichette: fiori in musica
Pubblicato da ILARIA alle 06:21 0 commenti
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Pubblicato da ILARIA alle 06:00 0 commenti
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Pubblicato da SARA alle 13:20 0 commenti
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Pubblicato da SARA alle 13:16 0 commenti
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Pubblicato da SARA alle 13:06 0 commenti
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Pubblicato da SARA alle 12:53 1 commenti
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Se la Campanula
si slacciasse il corsetto
Per il Bombo innamorato
Il Bombo la Campanula adorerebbe
Tanto quanto prima?
Se il "Paradiso" - persuaso -
Concedesse il suo fossato di perla
-L'Eden sarebbe un Eden,
O il Conte - un Conte?
di Emily Bronte
Pubblicato da elisa alle 11:53 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Pubblicato da elisa alle 11:43 0 commenti
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Pubblicato da elisa alle 07:00 0 commenti
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Pubblicato da Fede alle 06:50 0 commenti
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Taci.
Pubblicato da elisa alle 06:39 0 commenti
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Qui noi giriamo attorno al fico d'India
Pubblicato da elisa alle 06:34 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fior
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior.
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol più ti rallegra
Né ti risveglia amor.
Giosuè Carducci
Pubblicato da elisa alle 06:20 0 commenti
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