Ciao cari,
mi raccomando,non dimenticatevi del blog,usiamolo per comunicare tra noi,ora che saremo lontani...
Un bacio a tutti
elisa
venerdì 22 giugno 2007
martedì 12 giugno 2007
Siamo i miglioriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti a tutti per l'eccelente,superbo,startosferico lavoro...vi adoro!
elisa
Pubblicato da elisa alle 06:26 2 commenti
Etichette: Varie ed eventuali...
lunedì 11 giugno 2007
Le colline sono in fiore - Wilma Gorich
"Un giorno è lungo ed un anno
è lungo da morire.
Ripenso a quello che mi hai scritto
e ho tanto freddo dentro il cuore.
«Va tutto bene,
ti penso sempre
e spero di tornare.
Un giorno o l'altro
questa fortuna
dovrà decidersi e arrivare».
Amore,
ritorna,
le colline sono in fiore
ed io,
amore,
sto morendo di dolore.
Amore,
ritorna,
non importa, non fa niente
se tu
non sei
diventato più importante...
Perché sei
importante per me."
Pubblicato da valina alle 05:45 0 commenti
Etichette: fiori in musica
Il duetto dei Fiori dall'opera "Lakmè" di Delibes
"Viens, Mallika, les lianes en fleurs
Jettent déjà leur ombre
Sur le ruisseau sacré qui coule,calme et sombre,
Eveillé par le chant des oiseaux tapageurs."
Pubblicato da Fede alle 05:24 4 commenti
Etichette: fiori in musica, video
Il Valzer dei Fiori
Qui sotto il video della coreografia del celebre "Valzer dei Fiori" di Tschaikowskij,
parte del balletto "Lo Schiaccianoci".
Pubblicato da Fede alle 04:59 0 commenti
Etichette: fiori in musica, video
Fede tra le fresche frasche dell'orto botanico
Pubblicato da valina alle 04:49 0 commenti
Etichette: video
Papaveri e papere - Nilla Pizzi
"Su un campo di grano che dirvi non so,
un dì Paperina col babbo passò
e vide degli alti papaveri al sole brillar...
e lì s'incanto'.
La papera al papero chiese
"Papà, pappare i papaveri, come si fa?"
"Non puoi tu pappare i papaveri" disse Papà.
E aggiunse poi, beccando l'insalata:
"Che cosa ci vuoi far, così e' la vita..."
"Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far..."
Vicino a un ruscello che dirvi non so,
un giorno un papavero in acqua guardò,
e vide una piccola papera bionda giocar...
e lì s'incantò.
Papavero disse alla mamma:
"Mamma', pigliare una papera, come si fa?"
"Non puoi tu pigliare una papera", disse Mamma'.
"Se tu da lei ti lasci impaperare,
il mondo intero non potrà più dire..."
E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò
Papavero attese la Papera al chiaro lunar...
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò:
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n'e' andato,
lasciando Paperina impaperata..."
Pubblicato da valina alle 03:48 0 commenti
Etichette: fiori in musica
La collina dei ciliegi - Lucio Battisti
"Se segui la mia mente se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie
ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti
le anime non hanno sesso né sono mie
Non non temere tu non sarai preda dei venti
ma perché non mi dai la tua mano perché
potremmo correre sulla collina
e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è
E dando un calcio ad un sasso
residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù
e noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più un volto né più un'età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto e più in là
ora figli dell'immensità."
Pubblicato da valina alle 03:31 0 commenti
Etichette: fiori in musica
Labyrinth - Elisa
"Just like a spy through smoke and lights
I escaped through the back door of the world
and I saw things getting smaller
fear as well as temptation.
Now everything is reflection as I make my way through this labyrinth
and my sense of direction
is lost like the sound of my steps
is lost like the sound of my steps.
Scent of dried flowers and I'm walking through the fog
walking through the fog"
Pubblicato da valina alle 03:24 0 commenti
Etichette: fiori in musica
Azzurro - Adriano Celentano
"Cerco un po' d'Africa in giardino,
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è..."
Pubblicato da valina alle 03:19 0 commenti
Etichette: fiori in musica
I giardini di marzo - Lucio Battisti
"I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori"
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri."
Pubblicato da valina alle 03:03 0 commenti
Etichette: fiori in musica, video
La canzone dell'amore perduto - Fabrizio De Andrè
"Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai "
Pubblicato da valina alle 02:50 0 commenti
Etichette: fiori in musica
Pubblicato da ILARIA alle 02:48 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Che ne dite di trasformarvi in un VIRTUAL GARDENER??!
ciao a tutti!!!
Dopo avere visto tutte queste bellezze della natura, avere letto versi poetici antichi e armoniosi, avere ascoltato della musica piacevole e rilassante......non vi viene voglia di andare subito in giardino a cominciare a zappare e coltivare i fiori e le piante che più vi hanno attratto per i loro colori, la loro maestosità e ... perchè no, la loro "fantasia"??!
e allora, soprattutto per chi vive in città, dove è ben difficile avere un bel pezzetto di erba verde da curare, ma anche per chi vuole giocare un po', provate a diventare un "Virtual Gardener", e ..... divertitevi!!!! Potrete creare ogni volta che entrate un giardino diverso e sempre più pazzo!!
Non mi resta che augurarvi buon divertimento!!!
Pubblicato da Laura alle 02:37 0 commenti
Etichette: Virtual Gardener
Elenco piante officinali
Pubblicato da ILARIA alle 02:19 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
BOLDO: digestione difficile, epatismo, dispepsia, insufficienza epatica, calcoli biliari.
GINEPRO : (bacche) stanchezza generale, affezioni delle vie urinarie, fermentazioni intestinali, reumatismi, artritismo, pesantezza alla testa e problemi legati al ciclo mestruale.
Pubblicato da ILARIA alle 02:09 25 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Fiori di Bach
Pubblicato da ILARIA alle 01:59 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Fiori di Bach
Pubblicato da ILARIA alle 01:58 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
Fiori di Bach
Pubblicato da ILARIA alle 01:57 0 commenti
Etichette: CURARSI CON LE ERBE
domenica 10 giugno 2007
Poesia in forma di rosa
Ascoltate Pasolini leggere il suo capolavoro poetico:
Poesia in forma di rosa...
Pubblicato da elisa alle 07:55 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Conosci tu il paese
Conosci tu il paese
dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendo
arance d'oro.
Un vento lieve spira
dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto,
sereno l'alloro.
Lo conosci tu bene?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te,
o mio amato, andare!
di Goethe
Pubblicato da elisa alle 06:12 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Haiku (II)
Breve notte
-un fiore scarlatto
sulla cima della vite.
Nirvana di Buddha,
al di là dei fiori
e del denaro.
Che mondo,
dove i fiori di loto
vengono arati
e trasformati in campo
ISSA (1763-1827)
Pubblicato da elisa alle 01:39 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
La ginestra o il fiore del deserto
Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null'altro allegra arbor né fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti.
Anco ti vidi
De' tuoi steli abbellir l'erme contrade
Che cingon la cittade
La qual fu donna de' mortali un tempo,
E del perduto impero
Par che col grave e taciturno aspetto
Faccian fede e ricordo al passeggero.
Or ti riveggo in questo suol, di tristi
Lochi e dal mondo abbandonati amante,
E d'afflitte fortune ognor compagna.
(...)
E piegherai
Sotto il fascio mortal non renitente
Il tuo capo innocente:
Ma non piegato insino allora indarno
Codardamente supplicando innanzi
Al futuro oppressor; ma non eretto
Con forsennato orgoglio inver le stelle,
Né sul deserto, dove
E la sede e i natali
Non per voler ma per fortuna avesti;
Ma più saggia, ma tanto
Meno inferma dell'uom, quanto le frali
Tue stirpi non credesti
O dal fato o da te fatte immortali.
di Giacomo Leopardi
Pubblicato da elisa alle 01:35 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
I limoni
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria
che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri l
a nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano
e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente
ci metta nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana
che si allontana qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca
e ci riporta il tempo nelle città rurnorose
dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.
di Eugenio Montale
Lemon tree-Fools Garden
Pubblicato da elisa alle 01:25 0 commenti
Etichette: fiori in musica, Il giardino dei poeti
L'agave
Nella sabbia
vuota conchiglia
forse vi abita
un piccolo genio
gabbiani indifferenti
attendono l'alba
sugli scogli
(minuscole isole)
arabeschi magici
sull'acqua color cobalto
appaiono
per il riflettersi della pineta
ma il mare
non fa eco
al canto degli uccelli
che abitano i pini
l'agave
non sa
che fiorire vuol dir morire .
di Gianni Fassina
Pubblicato da elisa alle 01:21 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Il fanciullo
V.
L'acqua sorgiva fra i tuoi neri cigli
fecesi occhio che vede e che sorride;
fecesi chioma su la tua cervice
il crespo capelvenere.
Fatto sei di segreto e di freschezza.
Fatte son di làtice
fluido e d'umide fibre le tue membra.
Il tuo spirto, dal fonte come il salice
ma senza l'amarezza
nato, le amiche naiadi rimembra;
tutte le polle sembra
trarre per le invisibili sue stirpi.
E se gli occhi tuoi cesii han neri cigli,
ha neri gambi il verde capelvenere.
Converse le tue canne sono in chiarivetri,
onde lenti i suonistillano come gocce da clessidre.
S'appressano i colúbri maculosi,
gli aspidi i cencri e gli angui
e le ceraste e le verdissime idre.
Taciti, senza spire,eretti i serpi bevono l'incanto.
Sol le bífide lingue a quando a quando
tremano come trema il capelvenere.
Sino ai ginocchi immerso
nella cupalinfa, alla venenata
greggia tu moduli il tuo lento carme.
Par che da' piedi tuoi torta sia nata
radice e di natura
erbida par ti sien fatte le gambe.
Ma il fior della tua carne
suso come il nénufaro s'ingiglia.
E se gli occhi tuoi cesii han nere ciglia,
neri ha gli steli il verde capelvenere.
(...)
di D'Annunzio
Pubblicato da elisa alle 01:12 1 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
Il girasole
Oh, girasole, affaticato dal tempo!
Tu che conti i passi del sole,
bramando anche tu
quel luogo dorato
in cui il pellegrino
conclude il suo viaggio.
In cui il giovane
che si strugge nel desiderio
e la vergine esangue
nel suo sudario di neve
sorgono dalle loro tombe
e aspirano al luogo
in cui, mio girasole, vorresti andare!
di William Blake
Girasole - Giorgia
Pubblicato da elisa alle 01:12 0 commenti
Etichette: fiori in musica, Il giardino dei poeti
La rosa nera
Il profumo ricorda
la notte senza stelle,
il colore, nessun colore.
Non farfalle, né api
si posano sui petali
villosi come ragni.
Sboccia improvvisa, tale
all’odio e la sua bellezza
promana sgomento.
Un abisso è il terreno
dove poggia, un filo spinato
lo stelo che la sorregge.
Le foglie sono di carne viva,
la rugiada, che su di lei
si posa, sono lacrime amare
perché il dolore, fecondo nutrimento,
l’accresce, laddove la speranza
con le radici da piovra annienta.
Non sappiamo dov’è, forse
all’interno di noi e prima o poi
sboccerà come un malvagio fiore.
di Pierluigi Pulone
Pubblicato da elisa alle 01:10 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
sabato 9 giugno 2007
L'oleandro
quale di voi accompagnò la notte
piaga mi giunse alle narici, vinse
Pubblicato da elisa alle 06:48 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
I gigli
Un petalo è caduto
come l’ala di un angelo…
nell’ombra strana: un lutto
tu antivedi il preludio?
Scivola un altro lungo petalo bianco,
Pubblicato da elisa alle 06:38 0 commenti
Etichette: Il giardino dei poeti
venerdì 8 giugno 2007
Era de Maggio...
Che i fiori e la natura rappresentino molto più di quello che sono è cosa risaputa e fortemente radicata nella musica operistica: ricordiamo fra tutte la vicenda di "Traviata" anche detta "La signora delle Camelie"- romanzo di A.Dumas figlio, dal quale è tratta la vicenda verdiana e il bellissimo duetto dei fiori dall'opera Lakmè di L.Delibes; sinfonica: come dimenticare il Valzer dei Fiori di Tschaikowskij o e stagioni di Vivaldi o Haydn o "la Mèr" di Debussy? Ma anche nella musica popolare, specialmente in quella della tradizione Napoletana. Molto toccante è la canzone "Era de Maggio", dove l'innamorato promette di tornare "quando tornano le rose, se questo fiore torna a Maggio, allora anche io tornerò a Maggio", la prima strofa in napoletano suona così:
"Era de maggio e te cadéano 'nzino,
a schiocche a schiocche, li ccerase rosse...
Fresca era ll'aria...e tutto lu ciardino
addurava de rose a ciento passe...
Era de maggio, io no, nun mme ne scordo,
na canzone cantávamo a doje voce...
Cchiù tiempo passa e cchiù mme n'allicordo,
fresca era ll'aria e la canzona doce...
E diceva: "Core, core!
core mio, luntano vaje,
tu mme lasse, io conto ll'ore...
chisà quanno turnarraje!"
Rispunnev'io: "Turnarraggio
quanno tornano li rrose...
si stu sciore torna a maggio,
pure a maggio io stóngo ccá...
Si stu sciore torna a maggio,
pure a maggio io stóngo ccá."
Pubblicato da Fede alle 15:20 0 commenti
Etichette: fiori in musica
giovedì 7 giugno 2007
Fiori d'arancio- Carmen Consoli
"Ricordo il giorno del mio matrimonio, l'abito bianco di seta ed organza,
nessuno sposo impaziente all'altare, soltanto un prete in vistoso imbarazzo."
Pubblicato da valina alle 03:26 1 commenti
Etichette: fiori in musica
mercoledì 6 giugno 2007
I FIORI DI BACH
I fiori di Bach sono una cura alternativa basata sulla floriterapia ("terapia con i fiori"), ideata dal medico gallese Edward Bach. Secondo il pensiero di Bach, la floriterapia deve essere semplice e accessibile a tutti, in quanto tutti potrebbero sviluppare la sensibilità necessaria per effettuare da soli l’auto-diagnosi e l’auto-pratica. Inoltre la cura dovrebbe, secondo Bach, avere carattere preventivo ed essere senza effetti collaterali. Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero i sintomi fisici. Il singolo fiore curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe quello che viene chiamato "fiume di energia", originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo dell’energia, corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo dell'anima. Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 "tipi comportamentali" di base, ai quali corrisponderebbero 37 fiori e un’acqua di fonte, la cui energia sarebbe in grado di curare l’organismo per riportarlo in armonia; in tal modo i sintomi tenderebbero a regredire. I rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero infatti nell’acqua, se opportunamente trattati, la loro "energia" o "memoria". Bach consigliava di cogliere i fiori al massimo della fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato; il fiore, che non doveva essere intaccato da alcunché, veniva deposto in una ciotola d’acqua pura e veniva trattato secondo uno dei due metodi riportati nelle opere del medico gallese. Il concetto "memoria dell'acqua",però, non è mai stato dimostrato sperimentalmente e non è riconosciuto dalla scienza
Pubblicato da ILARIA alle 06:21 0 commenti
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LA FITOTERAPIA
La fitoterapia (a volte anche impropriamente definita fitomedicina) è, in senso generale, quella pratica medica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empiria, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina. Dal punto di vista terminologico, limitandosi alla Unione Europea, solo da pochi anni, e limitatamente alla Gran Bretagna, esiste una categoria professionale istituzionalizzata di fitoterapeuti, con percorso formatico universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non è una branca riconosciuta delle biomedicina. Il termine viene dal greco phyton (pianta) e terapeia (cura).
La fitoterapia è considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolaresi serve di queste sostanze da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.
PRICIPI ATTIVI
Le piante sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose. Nella loro evoluzione esse hanno sviluppato innumerevoli metaboliti secondari che svolgono per la pianta varie funzioni ecologiche (repellenza, difesa dagli erbivori, lotta contro altre specie vegetali per il controllo delle risorse, difesa dai parassiti, attrazione degli impollinatori, ecc.). Questi stessi metaboliti secondari hanno mostrato importanti attività farmacologiche nell'uomo. Ecco una lista esemplificativa dei vari principi attivi:
- fenoli semplici
- polifenoli - tannini e flavonoidi
- glicosidi (fenilpropanoidi, antrachinoni, glucosinolati, iridoidi, glicosidi cianogeniche)
- terpeni
- terpenoidi e saponine (fitosteroli, glicosidi cardioattive, triterpeni)
- olii essenziali e resine
- alcamidi
- alcaloidi
Le attività che questi metaboliti possono esercitare sulla fisiologia umana sono molteplici e sarebbe impossibile riassumerle brevemente, tuttavia una lista sommaria comprenderebbe:
- sostanze tossiche
- sostanze con attività ormonoregolatrici
- sostanze ad attività antimicrobica
- battericidi
- virostatici
- fungicidi
- sostanze lassative
- sostanze antinfiammatorie
- sostanze attive sul sistema nervoso centrale e periferico
- sostanze antiossidanti
Le moderne preparazioni fitoterapiche (fitorimedi) sono ottenute a partire dal materiale vegetale, sia fresco che essiccato, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse: se il solvente è l'etanolo in percentuali diverse si parla di estratti idroalcolici, solitamente chiamati tinture (o estratti fluidi; se il solvente è l'acqua si parla di infusi, decotti o macerati a freddo; se il solventeè un olio grasso si parla di oleoliti; l'estrazione con solventi diversi e non alimentari (esano, cloroformio, ecc.), che vengono poi eliminati, permette la preparazione di estratti molli e secchi. Alcune preparazioni sono costituite da estratti di singole piante, altri da combinazione di estratti da diverse piante. In particolare in alcuni paesi i fototerapeuti hanno la possibilità di preparare miscele estemporanee di diversi estratti per individualizzare la prescrizione. Le preparazioni in libera vendita devono sottostare a vari standard di tipo qualitativo, mentre gli standard di efficacia e tossicologici vengono applicati (nella UE) solo a quei preparati ai quali venga riconosciuto lo status di farmaci vegetali (herbal medicines). Per i preparati che non rientrano in questa categoria valgono le regolementazioni dei singoli stati membri.
PERICOLI
L'uso di piante e dei loro derivati può essere utile nella terapia, ma spesso si verifica uno sfruttamento promozionale di piante ed erbe delle quali si vantano proprietà terapeutiche non documentate e delle quali talvolta si ignorano i possibili pericoli. La carenza di una ferrea regolamentazione, frenata anche da interessi commerciali, contribuisce alla confusione. L'equazione "naturale = benefico" è infatti spesso un semplice tranello atto ad abusare della credulità di alcune persone: anche i virus, difatti, sono naturali, come pure i funghi velenosi o la cicuta con cui Socrate si suicidò. Anche le interazioni con i farmaci tradizionali devono essere valutate con attenzione così come gli effetti collaterali.
PREMESSE FITOTERAPICHE
La fitoterapia esclude l'autoprescrizione e richiede quindi competenza e serietà, oltre a facoltà diagnostiche e terapeutiche di altri rami:
- ottime conoscenze su indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali di fitorimedi
- ottime conoscenze sulla ricettazione di fitorimedi (norme, convenzioni, abbreviazioni,
combinazioni, dosaggi) e conoscenza di prodotti reperibili
- ottima collaborazione con un farmacista che si dedica ai fitorimedi
- buone conoscenze di galenica (preparazioni di piante e loro parti in rimedi galenici)
- almeno minime conoscenze di erboristeria (piante, la loro crescità, coltivazione, raccolta,
elaborazione e conservazione)
FITOTERAPIA POPOLARE
La fitoterapia popolare ha resistito contro una forte concorrenza di medicina convenzionale (accademica), integrando le recenti conoscenze mediche. Tratta anzitutto malattie e disturbi banali.
L'applicazione pratica di una disciplina medica non convenzionale che si serve delle piante e dei loro derivati per scopi medico-terapeutici può comprendere le seguenti discipline:
RICETTAZIONE
Capacità di stilare una ricetta formalmente corretta a seguito di una corretta diagnosi e per una determinata e assicurata patologia di un determinato paziente.
GALENICA POPOLARE
L'arte di preparare fitorimedi, l'antica disciplina dei farmacisti o speziali, si chiama Galenica (dal nome del medico dell'antichità Galenus). Non è necessario avere delle attrezzature speciali per svolgere questo mestiere, basta una cucina ben attrezzata. Per contro bisogna possedere delle solide conoscenze culinarie ed erboristiche.
ERBORISTERIA
L'erboristeria è la capacità di identificare, raccogliere e conservare le piante medicinali. Ai tempi questo era il mestiere dell'erborista. Oggi le poche piante ancora usate come medicamenti grezzi vengono coltivati da contadini specializzati. Raccogliere piante selvatiche con scopi farmaceutici richiede buone conoscenze botaniche ed ecologiche.
Pubblicato da ILARIA alle 06:00 0 commenti
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martedì 5 giugno 2007
SERRA TROPICALE - Orto botanico
Ospita una collezione di piante provenienti da Africa e America e il suo scopo è di ricreare l'ambiente tropicale, indipendentemente dall'origine geografica delle singole specie.
Pubblicato da SARA alle 13:20 0 commenti
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IL ROSETO - Orto Botanico
La Collezione di Rose è situata nella parte meridionale del giardino. E' stata istituita da Raffaele Ciferri nel secondo dopoguerra come raccolta di varietà coltivate. Il roseto è suddiviso in tre aree che ospitano specie di rose selvatiche, antiche e ibridi moderni.
Pubblicato da SARA alle 13:16 0 commenti
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UNIVERSITA' di Pavia - Orto botanico
Nel 1773, grazie all'opera di persuasione delle autorità svolta daò botanico Fulgenzio Vitmann, l'Orto Botanico fu istituito nella sede attuale.
Sotto la direzione di Giovanni Antonio Scopoli l'Orto assunse un assetto simile a quello attuale e divenne comparabile agli orti botanici più famosi dell'epoca. Scopoli fu un infaticabile raccoglitore di materiale botanico, concluse acquisti e scambi in tutta Europa.
Il giardino venne in seguito rimodellato sull'esempio dei parchi delle ville lombarde dei sec. XVII e XVIII.
Dal 1996 l'Orto è legato al Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri e costituisce lo strumento di cui i ricercatori si valgono per la didattica e la coltivazione delle piante.
Pubblicato da SARA alle 13:06 0 commenti
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bloggerinerba e la Prof.Falomo
Pubblicato da SARA alle 12:53 1 commenti
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